Mini lockdown di qualche giorno per arginare la diffusione del contagio da coronavirus: tutti i provvedimenti
Il coronavirus continua ad affliggere l’Italia e il numero dei positivi al Covid-19, nonostante l’arrivo dei vaccini, resta alto. É vero che la variante Omicron è meno letale rispetto alla precedente Delta, il che potrebbe finalmente portare il Paese a quell’immunità di gregge che significherebbe “fine della pandemia”, ma in diverse località la situazione è ancora da gestire con attenzione per scongiurare l’emergenza sanitaria. Proprio in questi comuni, infatti, sono stati adottati dei mini lockdown per contrastare l’aumento dei contagi. Uno degli interessati è Arzana, in provincia di Nuoro, in cui il Sindaco Angelo Stochino ha varato alcune restrizioni che dureranno fino a martedì 25 gennaio.
Il mini lockdown ad Arzana
Alla luce dei dati rilevati, considerata la percentuale di positività al Covid-19 del 6% della popolazione, ad Arzana sono stati istituiti la chiusura di tutte le scuole (di ogni ordine e grado), il divieto di praticare attività e allenamenti sportivi in gruppo e l’utilizzo degli spogliatoi e palestre, la sospensione delle attività di commercio ambulante e del mercato settimanale, fatta eccezione per la vendita di soli generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici, il divieto di apertura dei bar, pizzerie e ristoranti prima delle 7 del mattino e oltre le 22 e il divieto di consumare cibi e bevande all’interno dei locali e delle altre attività di ristorazione (consentita la consegna a domicilio senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti).
Il bollettno in Italia di venerdì 21 gennaio 2022
Nelle ultime 24 ore sono stati 179.106 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, mentre ieri erano stati 188.797. Aumentano i tamponi effettuati: 1.117.553, contro i 1.110.266 di ieri. La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi – quindi molecolari più antigenici rapidi – è al 16% (ieri era 17%). Sono 373 i morti (compreso qualche riconteggio), 9 i posti letto occupati in più in terapia intensiva rispetto a ieri. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute del 21 gennaio.
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Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.