Coronavirus, boom di positivi e scuole chiuse almeno fino al 1° febbraio: l'ordinanza è stata firmata

Arrivano una serie di restrizioni nel territorio italiano: scuole chiuse e vari divieti, tutti i dettagli

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Coronavirus, scuole chiuse fino al 1° febbraio

Si allunga inesorabilmente la lista delle località in cui, a causa dell'aumento di contagi da coronavirus provocato dalla diffusione della variante Omicron, i Sindaci hanno deciso di chiudere le scuole: troppo alto il rischio di tornare in emergenza sanitaria, meglio tornare in didattica a distanza per qualche giorno al fine di tentare di “calmare le acque". Moltissime le ordinanze emanate per limitare i contagi e uno degli ultimi Comuni in cui questo provvedimento è entrato in vigore è quello di San Giovanni Suergiu, nel Sud Sardegna, in cui la Sindaca Elvira Usai ha varato la chiusura delle scuole dal 26 gennaio al 1° febbraio. Ma non solo, l'ordinanza firmata dal Primo Cittadino del paesino sardo prevede altre restrizioni.

Le restrizioni a San Giovanni Suergiu

Dal 26 gennaio al 1° febbraio, secondo l'ordinanza, sono previsti la sospensione precauzionale di tutte le attività didattiche in presenza nelle classi delle scuole del territorio comunale di ogni ordine e grado; la sospensione di tutte le attività sportive non agonistiche, ludiche, ricreative, manifestazioni e feste, sia all’aperto che al chiuso; il divieto di assembramento in prossimità di aree pubbliche, parchi, piazze, ecc; l’obbligo della mascherina anche all’aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico nonché negli spazi pubblici, laddove sia più agevole il formarsi di assembramenti; l’obbligo a carico dei titolari e degli esercenti di attività commerciali di intensificare le operazioni di igienizzazione e sanificazione degli ambienti nonché il dovere di indossare costantemente i dispositivi di protezione individuale; le attività dei servizi di ristorazione (bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie e somministrazioni in genere) sono consentite dalle ore 5.00 fino alle 18.00. A partire dalle 18.00, resta consentita la ristorazione con consegna a domicilio, nonché l’asporto. LE REGIONI ITALIANE CHE RISCHIANO LA ZONA ARANCIONE E ROSSA

Il bollettino di martedì 25 gennaio 2022

Nelle ultime 24 ore sono stati 186.740 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, mentre ieri erano stati 77.696. I tamponi effettuati sono 1.397.245 (ieri 519.293). La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi – quindi molecolari più antigenici rapidi – è al 13,4% (ieri era 15%). Sono 468 i morti (compresi alcuni riconteggi), 9 i posti letto occupati in più in terapia intensiva rispetto a ieri. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute del 25 gennaio.
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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.