Coronavirus, boom di positivi: scuole chiuse fino al 31 gennaio e altri divieti. Ecco dove e cosa sta succedendo

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Boom di positivi, scuole chiuse fino al 31 gennaio e altri divieti per i cittadini: ecco cosa sta succedendo nel Sud Sardegna

Si allunga sempre di più la lista delle località italiane in cui i Presidenti Regionali o i Sindaci, per contrastare la quarta ondata di coronavirus, sono stati costretti a chiudere le scuole pochi giorni dopo la ripresa post natalizia (o addirittura a non riaprirle proprio). Una delle regioni in cui questo “fenomeno" è particolarmente frequente risulta essere la Sardegna, con diversi Comuni tornati in DAD e che non riprenderanno le lezioni in presenza prima di fine gennaio. Tra gli ultimi ad adottare questo provvedimento, in ordine cronologico, c'è Samassi (nella provincia del Sud Sardegna): qui il Sindaco Enrico Pusceddu, come da lui stesso annunciato sui propri canali social, ha varato chiusura di tutte le scuole comunali fino al 31 gennaio.

I provvedimenti a Samassi

Dopo il moltiplicarsi dei casi di positività al Covid-19, che attualmente coinvolgono 86 soggetti in isolamento e un numero indefinito di cittadini che ancora attendono la registrazione della loro positività sui portali dell’ATS, il Sindaco Pusceddu ha deciso di ripristinare la didattica a distanza per altri dieci giorni, nella speranza di assistere a un drastico calo di contagi a Samassi. E non è tutto: vietato fino alla stessa data anche lo svolgimento di feste pubbliche e private, di assembramento nei parchi e nelle piazze, di svolgimento di attività sportive non agonistiche e la chiusura di tutte le attività di somministrazione di alimenti e bevande alle ore 24:00. OBBLIGO DI VACCINO DAL COVID-19: ECCO DOVE

Il comunicato del Sindaco

“Considerata l’ampia diffusione del virus sui soggetti in età scolare e sul personale scolastico – recita il comunicato del Sindaco di Dramassi Enrico Pusceddu – e viste le rilevanti criticità dovute al continuo mutare delle condizioni sanitarie, lavorative e di studio che rendono quasi impossibile la gestione quotidiana delle attività didattiche a carico di docenti e famiglie. Ritengo necessario tutelare con ancora maggiore incisività le fasce deboli della popolazione e i tanti operatori che quotidianamente garantiscono i servizi essenziali di cui la cittadinanza usufruisce". IN ARRIVO NUOVO FARMACO CONTRO IL COVID: ECCO QUALE E COME FUNZIONA

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