Coronavirus, boom di positivi e scuole chiuse per 10 giorni al Nord Italia: ecco cosa sta succedendo e dove
Il Sindaco di Brenzone del Garda, Davide Benedetti, vara la chiusura di tutte le scuole fino al 31 gennaio: ecco cosa sta succedendo in Veneto
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Aumento dei contagi e scuole chiuse fino al termine di gennaio: ecco cosa sta accadendo
Il coronavirus continua ad affliggere l'Italia e, nonostante la variante Omicron stia conducendo il nostro Paese verso l'agognata immunità di gregge, è ancora alto il numero delle località in cui Presidenti Regionali e Sindaci sono stati costretti a ripristinare chiusure e restrizioni per tentare di arginare la diffusione del Covid-19. In tal senso uno degli ultimi Comuni è Brenzone del Garda, in provincia di Verona, in cui il Primo Cittadino Davide Benedetti ha varato la chiusura delle scuole fino al termine di gennaio a fronte di un aumento dei contagi. A riportarlo è LArena.it.
Le scuole chiuse
A chiudere a Brenzone del Garda fino al 31 gennaio sono tutte le scuole dell’infanzia, chiuse per quarantena di 10 giorni, e una classe della scuola primaria, in quarantena al plesso scolastico di Scalette. Fino a fine gennaio i piccoli dai tre ai cinque anni del secondo centro dell’alto Garda sono destinati a rimanere a casa (in didattica a distanza e in quarantena) per il Covid-19. IL COVID-19 PUÓ AVERE GRAVI CONSEGUENZE SUL CERVELLO: I RISULTATI DELLO STDIO
Le parole del Sindaco Benedetti
“Purtroppo – recita il comunicato firmato dal Sindaco Benedetti – devo dare conto del fatto che entrambe le scuole dell’infanzia, sia cioè quella pubblica di Scalette, che quella privata Nascimbeni di Castelletto, sono costrette alla quarantena di 10 giorni per casi di positività. Si arriverà fino a fine gennaio prima che i bimbi possano rientrare in classe".
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Coronavirus, il bollettino in Italia di lunedì 24 gennaio 2022
Nelle ultime 24 ore sono stati 77.696 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, mentre ieri erano stati 138.860. I tamponi effettuati sono 519.293, contro i 933.384 di ieri. La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi – quindi molecolari più antigenici rapidi – è al 15% (ieri era 14,9%). Sono 352 i morti (compreso qualche riconteggio), stabili invece le terapie intensive. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute del 24 gennaio.
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.
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