Coronavirus, Branchini (Infn): "Rischiamo zona arancione o rossa a Natale: i contagi potrebbero superare 40mila"

Covid-19, le dichiarazioni del fisico sperimentale Paolo Branchini: "A Natale rischiamo oltre 40mila contagi e più di 2mila terapie intensive occupate, con il Paese tra la zona arancione e la zona rossa"

Coronavirus, torna il coprifuoco per chi non ha il certificato verde: ecco dove in Italia - Foto Pixabay
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Coronavirus, situazione in peggioramento anche in Italia

La situazione epidemiologica, in Italia, è in graduale peggioramento: da alcune settimane, infatti, si sta assistendo anche nel nostro Paese ad un progressivo aumento dei casi di Coronavirus. Un aumento che ha fatto innalzare lo stato di allerta, che comunque rimane ancora abbastanza contenuto: gli ospedali, infatti, non sono in affanno. Complici anche i numeri della campagna vaccinale, finora soddisfacenti. Ciò che succederà nelle prossime settimane, però, è ancora un mistero. Leggi anche Coronavirus, Sileri: ‘Da valutare lockdown non vaccinati  in zona arancione’

Branchini: “Sotto le feste l'Italia rischia di trovarsi a metà tra la zona arancione e la zona rossa"

L'arrivo dei mesi più freddi e la diminuzione della copertura vaccinale potrebbero infatti far aumentare sensibilmente la diffusione del virus, con conseguenze anche sul sistema ospedaliero. Secondo Paolo Branchini, fisico sperimentale dell'Istituto nazionale fisica nucleare, “se non stiamo più che attenti sotto le feste l'Italia rischia di trovarsi a metà tra la zona arancione e la zona rossa. Teniamo comunque presente che sono previsioni per un tempo un po' lungo". Leggi anche Coronavirus e vaccini, Bertolaso lancia la proposta: “Ecco cosa abbiamo immaginato di fare nei supermercati e nelle stazioni della metro…”

Branchini: “Ecco perché arriveremo a Natale in condizioni critiche"

Lo stesso Branchini, intervistato dal Corriere della Sera, ha comunque escluso l'istituzione di un nuovo lockdown, “però servono politiche attive per ridurre la circolazione del virus. Ora la curva dei contagi è un’esponenziale con una velocità di raddoppio di due settimane. Ovvero: ogni due settimane raddoppia il numero dei contagi , il numero dei ricoverati negli ospedali, soprattutto nelle terapie intensive. Fatti i calcoli ecco perché arriviamo a Natale in condizioni critiche. A parte le politiche attive, importanti, la vera differenza è il numero dei vaccinati". Leggi anche Coronavirus, ecco quali sono le reazioni alla terza dose di vaccino secondo un nuovo studio

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Branchini: “A Natale almeno 2.000 terapie intensive occupate e più di 40mila contagi"

Al momento sono circa 500 i posti letto di terapie intensive occupati su poco più di 8.400 posti letto disponibili. Come spiega Branchini, “Facendo i calcoli secondo la curva esponenziale di cui ho parlato, a Natale avremo almeno 2.000 posti letto di terapie intensive occupati. Ovvero saranno occupati il 24% del totale. Cioè una percentuale che è a metà tra la soglia critica del 20% della zona arancione e quella del 30% della zona rossa. Lo stesso vale per i contagi, che potrebbero superare i 40.000".

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Branchini: “Natale con regioni intorno al giallo se chi non ha fatto il vaccino si decidesse a farlo"

Come fare per evitare il peggio? Un modo c'è, secondo Branchini: “Dai numeri dell’Istituto superiore di sanità si può dedurre che se chi non ha fatto il vaccino fino ad oggi si decidesse a farlo arriveremmo a Natale con un quadro di colori molto chiaro. Con le regioni intorno al giallo, diverse sotto e qualcuna sopra, quelle che già oggi sono in sofferenza nel Nord-Est dell’Italia".

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.