Il rischio di contagi motiva l’ordinanza del Governatore De Luca
Il Governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca chiude le scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado. Bambini e ragazzi tornano a casa e proseguono l’attività di formazione attraverso la didattica a distanza. Il provvedimento ha efficacia fino al prossimo 14 marzo. Dal 1 marzo tutti a casa. Il Governatore De Luca chiude le scuole della Campania e i ragazzi proseguono in dad con la sola esclusione degli alunni con bisogni educativi speciali e con disabilità che possono proseguire l’attività in aula. Il provvedimento si è reso necessario a causa del livello di accelerazione dei contagi che si è registrato nelle ultime settimane. Da leggere anche Coronavirus, scuole chiuse fino a data da destinarsi in Abruzzo.
Si è abbassata l’età media dei contagiati
La situazione è dunque particolarmente grave, anche perché nel nostro Paese è molto diminuita l’età media dei nuovi positivi con focolai che si sviluppano principalmente nella cerchia famigliare (88,2%) ed anche in ambito scolastico (4,53%). La Campania dall’ultima valutazione del Comitato Tecnico Scientifico per l’emergenza sanitaria è stata classificata come area a rischio moderato con la Basilicata, la Calabria, l’Emilia-Romagna, il Friuli Venezia Giulia, il Molise, la Toscana, il Veneto e le Province Autonome di Trento e Bolzano, tuttavia il Governatore De Luca è preoccupato dalla diffusione delle diverse varianti.
La situazione nelle strutture ospedaliere e il possibile ricorso al Tar
In particolare in Campania, si registra una crescita esponenziale tra adulti e ragazzi della mutazione inglese che si sta rivelando molto contagiosa. Questa variante del virus è stata identificata non solo nelle aree metropolitane della regione, ma anche nelle zone montane interne e nelle isole, dove fino a poche settimane fa, il sars-cov-2 era molto contenuto o non rilevato. Il Governatore impone perciò un sacrificio alla popolazione scolastica prescrivendo la didattica a distanza. De Luca inoltre chiede anche a tutti i cittadini di restare a casa il più possibile a causa del tasso di contagiosità regionale che ha un valore pari a Rt 1,04 con una media nazionale di Rt 0,99. Al tempo stesso, si registra una pressione crescente sulle strutture sanitarie della Campania. I ricoveri in regime ordinario ed in terapia intensiva infatti hanno subito un notevole incremento e purtroppo alcune aziende sono state costrette a riconvertire alcuni reparti in nuovi presidi Covid. Ciò crea un grave danno anche a coloro i quali hanno bisogno di assistenza sanitaria per altre patologie e che vedono ridotte le possibilità di accoglienza negli ospedali.
Il dibattito aperto sulla chiusura delle scuole in Campania
Il Governatore De Luca decide quindi di chiudere le scuole fino al 14 marzo sperando di riuscire a contenere i contagi e ritornare ad una gestione più serena dell’emergenza sanitaria. Il Comitato Scuole Aperte Campania però annuncia un ricorso al Tar. Secondo gli attivisti del Comitato l’ordinanza lede il diritto all’istruzione che è gravemente compromesso dalla didattica a distanza. In Regione intanto prosegue la profilassi vaccinale per il personale scolastico, mentre la comunità scientifica internazionale sta ancora lavorando al vaccino pediatrico che è quindi, ancora in corso di sperimentazione. La scuola procederà perciò ancora per qualche tempo a ritmi alternati tra chiusure ed aperture costringendo ragazzi e docenti a rimodulare ritmi e attività didattica.
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