
Coronavirus, cosa fare per prevenire l’infezione?
I cittadini di tutto il mondo si pongono diversi quesiti su cosa possano fare per difendersi nei limiti delle loro possibilità, dalla nuova polmonite cinese, Coronavirus. A questo proposito, il sito ANSA ci fornisce qualche risposta proveniente dall’Istituto Superiore di Sanità che le ha rese note tramite il suo portale, con particolare attenzione al rischio contagio previo contatto con superfici.
Candeggina e alcool per evitare il contagio da contatto con le superfici
L’ISS tiene a precisare che la causa maggiore di contagio al Coronavirus è rappresentata dalle vie aeree e non dal contatto con oggetti contaminati, per cui è comunque indicato prendere le dovute precauzioni in via preventiva. L’uso di alcol è fondamentale nel disinfettare le superfici, in quanto nel 75% dei casi riesce ad uccidere il virus. La candeggina che viene usata anche per superfici come i pavimenti, così come tutti i disinfettanti che abbiano una base di cloro all’1%, sono in grado di distruggere il virus.
L’importanza del lavaggio delle mani
L’Istituto Superiore di Sanità fa sapere che il lavaggio delle mani costituisce un atto necessario per prevenire l’infezione da Coronavirus. Esse vanno lavate di frequente e in modo meticoloso con acqua e sapone, almeno per 20 secondi. In alternativa, le mani possono essere lavate anche tramite un disinfettante che abbia almeno il 60% di alcol. Spesso con gesti involontari, con le mani ci si toccano occhi, naso e bocca, un motivo di più per lavarsi le mani in modo corretto.
Coronovirus, oltre 1.000 morti in Cina
Intanto, continua a salire il bilancio dei morti a causa del Coronavirus. Secondo il Tgcom24 dell’ora di pranzo di martedì 11 febbraio 2020, le vittime sono arrivate a 1.016 in Cina, di cui 103 solo nella provincia di Hubei, epicentro del virus. Il totale delle infezioni è 42.638 a livello nazionale e sono quasi 2.500 i nuovi casi. Intanto un allarme sull’effettiva portata del Coronavirus è stata lanciata al di fuori dei confini dello stato asiatico, dal direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus “La diffusione dalla Cina sembra rallentare ora, ma potrebbe accelerare“, annunciando la prossima riunione di 400 esperti mondiali nella sede dell’Oms e la partenza di una missione internazionale in Cina di un team di esperti guidato dal dottor Bruce Aylward.
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