Coronavirus, caos Green Pass per i lavoratori portuali: rischio blocco in gran parte del Nord Italia. Ecco cosa sta succedendo
di Marco Reda
I lavoratori del porto di Trieste minacciano lo sciopero a partire dal 15 ottobre se non verrà tolto l'obbligo di Green Pass per lavorare: gli scenari
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Coronavirus, i lavoratori portuali minacciano lo sciopero senza rimozione dell'obbligo di Green Pass per lavorare: tutti i dettagli
É sempre più guerra tra i lavoratori portuali e il Green Pass: il Governo, come noto da tempo, ha stabilito che in Italia dal 15 ottobre sarà obbligatorio mostrare il “certificato verde" per lavorare sia negli uffici pubblici che nelle aziende o ditte private, un'ulteriore misura di contenimento del coronavirus in vista dell'imminente “stagione fredda". Questa decisione ha però mandato su tutte le furie gli italiani (circa 8-9 milioni) che non hanno voluto vaccinarsi e non hanno intenzione di farlo, tra cui appunto i lavoratori del settore portuale. E i sindacati, come riportato da Repubblica.it, hanno annunciato una ferrea presa di posizione che rischia di causare blocchi e disagi in tutto il Paese.
Cosa sta succedendo
I primi a minacciare scioperi e blocchi della produzione sono stati i lavoratori del porto di Trieste, i quali hanno chiesto la rimozione del Green Pass obbligatorio per lavorare pena il classico “incrocio delle braccia". Il Viminale ha provato a risolvere la questione chiedendo alle imprese portuali di mettere a disposizione tamponi gratuiti per i lavoratori. Ma niente da fare, venerdì 15 ottobre andrà in scena il primo sciopero. E ora la protesta non riguarda solo il porto di Trieste ma anche quelli di altre regioni. NOTA AZIENDA DI JEANS ITALIANI VERSO IL FALLIMENTO: ECCO QUAL É
Le parole del Portavoce dei Portuali di Trieste
“L'unica apertura – ha dichiarato Stefano Puzzer, Portavoce dei Portuali di Triste – che possono avere nei nostri confronti è togliere il Green pass. Il blocco di venerdì è confermato, presto ci saranno sorprese perché non si fermerà solo il porto di Trieste. Anche quello di Genova? Non mi fermerei a quello di Genova, quasi tutti i porti si fermeranno. Ne avremo conferma tra poche ore". Parole pesanti quelle di Puzzer, con i lavoratori portuali di Trieste (circa il 40% non è vaccinato) che non intendono fare marcia indietro. Altra situazione critica è quella del porto di Gioia Tauro, in Calabria, dove ci sono 1350 lavoratori portuali di cui una buona parte sprovvista di Green Pass… Le prossime 24 ore saranno cruciali per scoprire cosa accadrà, con due scenari all'orizzonte: un provvedimento lampo ad hoc del Governo per calmare gli animi dei lavoratori portuali o un vero blocco produttivo con serie conseguenze per il Paese. NUOVA STANGATA PER GLI ITALIANI, ECCO COSA STA PER AUMENTARE
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Le dichiarazioni del Garante
Preoccupato anche Zeno D'Agostino, Presidente dell'Autorità di Sistema Portuale dell'Adriatico Orientale, che vede lo spettro del blocco operativo al porto di Trieste: “Venerdì – ha dichiarato alla stampa – guarderò la situazione e se il porto di Trieste non sarà governato dall'Autorità ma da altri, allora prenderò la decisione. Al momento vedo pochi margini di trattativa. Non è possibile un blocco a oltranza di un'infrastruttura strategica come il porto, anche perché il ritiro dell'obbligo di Green Pass non dipende nemmeno da me".
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.
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