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Coronavirus, Cartabella avverte: “Con le zone gialle e le riaperture si rialzerà il numero dei positivi”

Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe, ha espresso il suo scetticismo sul ripristino delle zone gialle: ecco cosa succederà in Italia

Coronavirus, Cartabella avverte: “Con le zone gialle e le riaperture si rialzerà il numero dei positivi”
Caos scuole a Roma, mancano 800 docenti - Foto Ansa.it

Coronavirus, Cartabella avverte: “Con le zone gialle e le riaperture si rialzerà il numero dei positivi”

Da oggi, lunedì 26 aprile 2021, gran parte d’Italia è entrata in zona gialla: ad eccezione di Sardegna (zona rossa) e Calabria, Puglia, Sicilia, Basilicata e Valle d’Aosta (zona arancione) in tutto il resto del Paese il Governo ha allentato le restrizioni anti coronavirus consentendo anche alle attività più penalizzate dal Covid-19, anche se non tutte, di respirare un po’ e muovere i primi passi verso il ritorno alla normalità. Queste riaperture però, inevitabilmente, potrebbero causare un nuovo aumento dei contagi nello Stivale. Specie se si pensa a cosa successe l’estate scorsa dopo il “liberi tutti”. A pensarla così è anche Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe, che ha rivelato il suo pensiero ai microfoni di Radio Cusano Campus. VARIANTE INDIANA AVVISTATA IN ITALIA: ECCO IN QUALE REGIONE

Il parere di Cartabellotta

“Noi oggi sappiamo che il colore rosso funziona sempre – ha detto Cartabellotta – l’arancione presenta un’efficacia minore e non perfettamente costante e il giallo non determina nessun impatto sulla riduzione dei contagi, soprattutto da quando c’è la variante inglese. Tornando quasi tutta Italia in giallo, è evidente che ci sarà una risalita dei casi, dipenderà dal comportamento dei cittadini quanto rilevante sarà questa salita”. Secondo Cartabellotta dunque l’Italia in zona gialla, se da una parte sarà una “liberazione” per i lavoratori e le famiglie più in difficoltà, porterà come conseguenza inevitabile un nuovo aumento dei positivi con il rischio di compromettere l’estate. A meno che la campagna di vaccinazione non arrivi a una vera svolta nell’immunità di gregge. CHIARIMENTO IMPORTANTE DEL VIMINALE SUL COPRIFUOCO

Il bollettino di lunedì 25 aprile 2021

Sono 8.444 i nuovi contagi di Covid-19 in Italia (ieri 13.158), a fronte di 145.819 tamponi giornalieri effettuati (ieri 239.482). La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi è al 5,8% (ieri 5,5%). Sono 301 le vittime registrate in 24 ore. Le terapie intensive sono 2.849 (-13), con 132 nuovi ingressi in un giorno. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute del 26 aprile sulla situazione coronavirus in Italia. TRACCE DI VIRUS ANCHE SUI POS E SUI CARRELLI DELLA SPESA: ECCO LA SITUAZIONE

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Nuove linee guida europee: ecco cosa potrà fare chi ha ricevuto le due dosi di vaccino

Il coronavirus continua ad affliggere il mondo intero ma la campagna di vaccinazione internazionale sta consentendo ai vari Paesi, ognuno con le proprie tempistiche, di tornare progressivamente alla normalità. I numeri incoraggianti nella battaglia contro il Covid-19, dunque, hanno indotto l’Unione Europea a prendere delle decisioni importanti riguardo gli incontri tra le persone. L’ECDC (Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie), come riportato da Gds.it, ha stabilito infatti che tutti coloro che hanno ricevuto entrambe le dosi del vaccino anti-Covid possono incontrarsi senza indossare la mascherina né rispettare il distanziamento. A valorizzare questa tesi sono anche degli studi scientifici internazionali.

I dettagli dello studio

Le ricerche condotte in Paesi come Regno Unito e Israele, in cui la vaccinazione di massa è a buonissimo punto, indicano come la trasmissione del virus possa essere ridotta grazie all’antidoto (a prescindere che sia Pfizer, Moderna, AstraZeneca o Johnson&Johnson) anche perché il vaccino riesce a bloccare in buona parte anche la sua trasmissibilità. Il rischio di sviluppare una malattia grave per un individuo completamente vaccinato è molto basso negli adulti più giovani o di mezza età e basso negli anziani o nelle persone con fattori di rischio. Dunque chi ha completato il ciclo vaccinale può incontrare un’altra persona nella stessa condizione senza mascherina. L’Italia non ha ancora recepito le nuove direttive in merito ma nelle prossime settimane, con sempre più persone vaccinate nel nostro Paese, il Governo potrebbe aprire a questa possibilità.

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.

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