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Coronavirus, con le nuove varianti cambiano i sintomi: ecco i segnali che dovrebbero spingere a sottoporsi ad un tampone

Coronavirus, quando si avvertono questi sintomi sarebbe il caso di fare un tampone. I nuovi sintomi sono legati alle nuove varianti

Coronavirus, con le nuove varianti cambiano i sintomi: ecco i segnali che dovrebbero spingere a sottoporsi ad un tampone
Covid, arriva il test rapido che in poche ore invidua la varianti, ecco come funziona (Foto Pixabay)

Coronavirus, con le nuove varianti cambiano i sintomi

Da quando si è diffuso il Covid-19 nel mondo i sintomi spesso sono cambiati con le varianti. In questi anni abbiamo imparato a conoscere molti sintomi, a volte simili alle forme influenzali. Si tratta di febbre alta, tosse secca, perdita di gusto e olfatto. Questi sono i sintomi più comuni, ma con le nuove varianti ne stanno arrivando anche altri. Questi nuovi sintomi sono molto generici. Si parla di mal di pancia, spossatezza, raffreddore, dolori alle orecchie, alla testa, come riporta open.online.

Ecco quando fare il tampone

Un nuovo studio pubblicato da Lancet ha analizzato i nuovi sintomi. Tra gli autori dello studio c’è anche l’italiana Cristina Menni. La ricerca conferma che la variante Omicron causa sintomi più lievi rispetto alla Delta. Raramente il malato arriva fino all’ospedale, specie se vaccinato. Secondo il servizio sanitario inglese, la lista dei disturbi provocati da Covid-19 è cambiata. Tosse persistente e febbre rimangono, ma ci sono l’affaticamento muscolare, il raffreddore, la perdita dell’appetito. Questi segnali dovrebbero spingere a sottoporsi a un test del tampone, come riporta Repubblica.it.

Sintomi simili alle forme influenzali

I sintomi sono vicini a  quelle di forme influenzali, a volte la febbre non è alta, c’è raffreddore, come spiega Alberto Chiriatti, medico di famiglia di Ostia. In questi tre mesi ha visto almeno 300 casi e nessuno è andato in ospedale. Altri dottori parlano di problemi di mal di pancia, ma anche di qualcuno che ancora perde olfatto o gusto. I sintomi che prima apparivano come secondari ora sono evidenti. Forse anche a causa della riduzione della febbre. Omicron, tende a replicarsi nelle vie aeree superiori, si trasmette di più e attiva con grande efficacia le risposte immunitarie al livello delle mucose.

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Il nuovo studio

Cristina Menna, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera spiega che solo il 17% dei pazienti contagiati dalla variante Omicron ha dichiarato di aver perso gusto e olfatto contro il 53% di quelli che hanno sperimentato le conseguenze di Delta. Il mal di gola è molto più frequente, alcuni hanno riferito di aver avuto difficoltà a deglutire. Omicron non si replica nei polmoni, colpisce la trachea. Ecco perché è più contagiosa.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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