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Coronavirus, il governo Conte lavora allo stato d’emergenza fino a luglio, nuovo Dpcm in arrivo entro il 15 gennaio

Coronavirus, il governo Conte lavora allo stato d'emergenza fino a luglio, nuovo Dpcm in arrivo entro il 15 gennaio. Tutti i dettagli

Coronavirus, il governo Conte lavora allo stato d’emergenza fino a luglio, nuovo Dpcm in arrivo entro il 15 gennaio
Coronavirus, il governo Conte lavora allo stato d'emergenza fino a luglio, nuovo Dpcm in arrivo entro il 15 gennaio (Foto Youtube)

Coronavirus, il governo Conte lavora allo stato d’emergenza fino a luglio, nuovo Dpcm in arrivo entro il 15 gennaio

Il governo sta lavorando alla proroga dello stato di emergenza. Il governo di Giuseppe Conte vorrebbe prorogare lo stato d’emergenza fino al 31 luglio 2021, ma c’è anche l’ipotesi 31 marzo. Si prepara per il 15 gennaio un nuovo Dpcm, con la modifica dell’indice di contagio Rt. Verrà reiterato in tutta Italia il sistema della zona rossa, arancione e gialla. Potrebbe anche esordire anche quella bianca, come riporta Today.it. Nel periodo fino al 15 gennaio intanto, varranno le stesse regole per tutta Italia seppur diverse giorno per giorno (zona gialla rafforzata il 7 e l’8 gennaio, zona rossa nel week end 9-10 gennaio). Da lunedì 11 si ritornerà alle zone di colore, che cambieranno in ogni regione dopo il nuovo monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità. Leggi anche: Coronavirus, Azzolina annuncia: “Risolti i problemi dei trasporti, si torni in aula”. In Calabria scuole superiori chiuse fino al 31 gennaio

Nuovo decreto legge

La modifica dell’indice di contagio Rt  porterà nuovi territori in zona arancione o rossa. Ci sono dieci regionida tenere d’occhio: in particolare Veneto, Liguria e Campania. L’ordinanza del ministero della Salute è attesa al più tardi per il 9 gennaio. Il premier è pronto a prorogare di altri sei mesi, ovvero fino al 31 luglio, lo stato d’emergenza dopo la proroga del 31 ottobre fino al 31 gennaio. Le opzioni sul tavolo sono due: il 31 marzo e il 31 luglio, come scrive IlMessaggero. Leggi anche: Pregliasco allontana il ritorno ad una vita normale: “Cene e pranzi vanno dimenticati per tutto il 2021”

Modifica del parametro Rt

Verrà modificato il parametro dell’indice di contagio che permetterà di portare in zona arancioni le regioni con Rt a 1 ma soltanto se “nel territorio si manifesta un’incidenza dei contagi superiore a 50 casi ogni 100mila abitanti“, come è stato deciso nel Dl n.1/2021. Questo parametro è stato introdotto per evitare che regioni con una circolazione virale bassa possano invece finire in arancione a causa di singolo episodio di aumento dell’Rt. La zona rossa invece scatterà quando l’indice di contagio supererà quota 1,25. Leggi anche: Coronavirus, nuova ordinanza firmata da Acquaroli: scuole superiori chiuse a gennaio nelle Marche, 100% di DAD. 

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Le nuove norme

Nelle nuove norme dovrebbe sopravvivere la deroga per due persone che possono, con i figli minori di 14 anni ed eventuali disabili, farsi ospitare da altri rispettando il coprifuoco che rimarrà in vigore dalle 22 alle 5 oppure rimanere in pernottamento

Esordio per la zona bianca?

Dovrebbe esordire anche la zona bianca proposta dal ministro della Cultura Dario Franceschini dove, secondo il poco che si sa fino ad oggi: non dovrebbe essere in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5, non dovrebbero esserci limitazioni all’apertura e al servizio di bar, ristoranti, pub, locali pubblici in generale. Dovrebbero riaprire palestre e piscine attraverso un protocollo da stilare tra gli operatori e il ministero della Salute e dello Sport. Dovrebbero riaprire anche musei, mostre, teatri, cinema e sale da concerto.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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