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Coronavirus, convocata una riunione urgente del Comitato tecnico scientifico: si decide sulla riapertura delle scuole. Ecco i dettagli

Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha convocato una riunione urgente del Comitato tecnico scientifico: ecco di cosa si è discusso

Coronavirus, convocata una riunione urgente del Comitato tecnico scientifico: si decide sulla riapertura delle scuole. Ecco i dettagli
Coronavirus, convocata una riunione urgente del Comitato tecnico scientifico: Speranza vuole un parere degli esperti sul ritorno in classe. Fonte foto: ansa.it

Coronavirus, nuovo Dpcm in vigore fino al 5 marzo

L’Italia continua a combattere la complicata battaglia contro il Covid-19 e in questa fase si registra un nuovo incremento dei contagi che ha fatto scattare un campanello d’allarme tra le fila del Governo. In uno scenario di questo tipo, dunque, il Presidente del Consiglio ha firmato un nuovo Dpcm contenente misure maggiormente restrittive per arginare il rischio di una terza ondata di contagi. Il nuovo decreto, inoltre, ha introdotto delle modifiche che hanno determinato una diversa classificazione delle zone di rischio in Italia: in tal senso il Ministro Speranza ha firmato una ordinanza che sancisce il passaggio di ben 9 regioni in zona arancione, mentre Sicilia, Lombardia e provincia autonoma di Bolzano sono diventate zona rossa. In zona gialla, invece, rimangono solo sei regioni: ossia Abruzzo, Basilicata, Campania, Sardegna, Toscana e Valle d’Aosta. . COVID-19, NUOVA ORDINANZA FIRMATA DAL MINISTRO SPERANZA: ECCO COSA CAMBIA

Coronavirus, convocata una riunione urgente del Comitato tecnico scientifico: si decide sulla riapertura delle scuole. Ecco i dettagli

Quelle che si stanno vivendo sono ore molto importanti sul fronte della scuola. In tal senso, infatti – come riportato da “Repubblica.it” – il Ministro della Salute Roberto Speranza ha convocato una riunione urgente del Comitato tecnico scientifico per avere un parere sul ritorno in classe degli studenti delle scuole superiori (al 50%) e su un eventuale rinvio della didattica in presenza. Negli ultimi giorni gli esperti hanno insistito sulla necessità di mettere in campo delle misure più rigide per far fronte all’epidemia, tutelando al tempo stesso la campagna di vaccinazione in corso in tutto il Paese. Dall’altro lato, però, il mondo della scuola è in fermento e spinge per il ritorno delle lezioni in presenza, ponendo fine alla didattica a distanza o, almeno, limitarla fortemente. Da qui, dunque, la decisione di Speranza di incontrare gli esperti del Cts per stabilire le prossime mosse sul fronte relativo alla scuola. In tal senso – secondo quanto riportato da “Repubblica.it”, gli esperti del Comitato tecnico scientifico hanno ribadito al Ministro della Salute la necessità di “garantire ove possibile la didattica in presenza”, aprendo però alla possibilità di “valutazione autonomo da parte delle Regioni”. Ora si attende la decisione finale del Ministro Speranza che sarà chiamato a decidere su un eventuale rinvio della didattica in presenza (al momento è prevista la riapertura in presenza al 50% per domani in Piemonte, Emilia Romagna, Lazio e Molise. CORONAVIRUS, CONTE FIRMA IL NUOVO DPCM IN VIGORE FINO AL 5 MARZO: ECCO TUTTI I DETTAGLI

Coronavirus, “Basta colori, serve lockdown nazionale immediato di almeno 3-4 settimane”. Le parole di Walter Ricciardi

Come sottolineato nel paragrafo precedente, dunque, in questi giorni in Italia si sta registrando un nuovo preoccupante incremento dei casi di Covid e da più parti ci si interroga sulla necessità o meno di un nuovo lockdown nazionale. Di questo avviso è Walter Ricciardi, consulente del Ministro della Salute Roberto Speranza, che nel corso di un’intervista rilasciata a “La Stampa” si è speso a favore di una chiusura totale, preferibile a suo avviso rispetto alla diversa colorazione tra regioni: “Inutile perdere tempo con le zone multicolore. Serve un lockdown nazionale, severo e immediato di tre-quattro settimane per facilitare la vaccinazione e proteggerla dalla variante inglese che altrimenti prenderebbe il sopravvento anche in Italia, aumentando i contagi“. Nel corso dell’intervista rilasciata a “La Stampa”, Ricciardi ha sottolineato come le misure messe in campo nel periodo pre-natalizio abbiamo impedito un incremento enome dei contagi, ma non li hanno diminuiti. La curva, infatti, è stabile da molto tempo – sottolinea il consulente di Speranza – e questo rischia di nuocere la campagna vaccinale, oltre che uccidere circa 500 italiani ogni giorno. Inoltre, Ricciardi ha chiarito il suo pensiero circa il sistema di colorazione delle regioni: “Va bene in un’epidemia discendente, non nella fase attuale di plateau o di crescita“. Infine il Professore ha chiarato ancora una volta la necessità che in Italia si giunga ad una chiusura totale: “L’unica soluzione attuale è un mese di lockdown generale che faciliti la vaccinazione e blocchi l’avanzata della variante inglese“. Nella pagina successiva potrete leggere i dettagli di una nuova ordinanza firmata dal Ministro della Salute Roberto Speranza.  CORONAVIRUS, GALLI AVVERTE: “LA VARIANTE BRASILIANA È PESANTE. ECCO QUALI SONO I RISCHI”

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Coronavirus, nuova ordinanza firmata dal Ministro Speranza: scatta lo stop ai voli dal Brasile

In questi giorni in cui il numero dei contagi inizia ad salire nel nostro Paese, si sta facendo largo anche un’altra preoccupazione: vale a dire quella relativa alla nuova variante del Covid-19 che è stata individuata in Brasile. In tal senso – come riportato da “Ansa.it” – nelle scorse ore il Ministro della Salute Roberto Speranza ha provveduto a firmare un’ordinanza ad hoc con la quale vengono bloccati i voli in partenza dal Brasile. Inoltre, con il nuovo provvedimento si sancisce anche il divieto di ingresso nel nostro Paese da parte di chi negli ultimi giorni sia transitato in Brasile. Coloro che, invece, si trovano già sul territorio italiano e sono transitati dal Brasile, allora sono tenuti a sottoporti ad un tampone contattando i dipartimenti di prevenzione. Nella pagina successiva potrete leggere l’ultimo bollettino diffuso dalla Protezione Civile. 

Coronavirus, dati aggiornati in Italia al 16 gennaio 2021

Sulla base dei dati diffusi dalla Protezione Civile nella giornata di ieri, sabato 16 gennaio 2021, in Italia i casi di persone attualmente contagiate da Coronavirus risultano essere 557.717. Le persone decedute dall’inizio dell’epidemia sono 81.800 (+475 rispetto a venerdì), mentre i guariti/dimessi 1.729.216 (+16.186). Le persone ricoverate in terapia intensiva, invece, risultano essere 2.520 (-2). In generale, il totale dei casi è di 2.368.733 (+16.310 rispetto a venerdì).

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.

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