
Coronavirus, coprifuoco anticipato alle 17 per gli under 16 a Casamassima: ecco l’ordinanza del Sindaco Nitti
Il coronavirus continua ad affliggere l’Italia e il Governo è costantemente al lavoro per scongiurare nuove crisi sanitarie e lockdown “impopolari”. Ci sono però alcuni territori nei quali la situazione è particolarmente a rischio, al punto che Governatori e Sindaci hanno dovuto optare per misure più drastiche. Tra questi c’è Giuseppe Nitti, Sindaco di Casamassima, che ha varato il coprifuoco anticipato nella sua cittadina in provincia di Bari. Nella località pugliese, come riportato da BariToday.it, gli under 16 non potranno circolare dalle ore 17 alle 7 del mattino seguente (se non accompagnati da un genitore o familiari maggiorenni), una “serrata” anticipata di ben cinque ore rispetto alla normativa nazionale. LE NUOVE ZONE ROSSE, ARANCIONI E GIALLE D’ITALIA
I motivi del coprifuoco anticipato e il “precedente” di Conversano
Nonostante la Puglia sia ancora in zona gialla, dunque, il Sindaco Nitti ha voluto “proteggere” la sua cittadina da assembramenti e comportamenti non proprio responsabili da parte dei ragazzini di Casamassima. Lo stesso provvedimento è stato adottato qualche giorno fa anche a Conversano, sempre in provincia di Bari, dove il Sindaco Giuseppe Lovascio ha ordinato il coprifuoco dalle ore 16 sempre per gli under 16. Chissà se altri comuni, magari di regioni diverse, seguiranno queste iniziative.
Altri provvedimenti a Casamassima
A Casamassima, inoltre, dalle ore 17 alle 7 chiusi parchi, campi, piazze, piazzette e aree pubbliche. Chiusi anche, dalle ore 18 alle 5, i distributori automatici e sospeso il mercato settimanale nelle giornate di sabato 6 e 13 marzo, ad eccezione dei generi alimentari. É possibile uscire con il proprio animale domestico ma solo entro 100 metri dall’abitazione.
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Coronavirus, il bollettino di sabato 6 marzo 2021
Nelle ultime 24 ore sono stati 23.641 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, mentre ieri erano stati 24.036. I tamponi effettuati sono 355.024, contro i 378.463 di ieri. Nel conteggio, dallo scorso 15 gennaio, rientrano anche i test antigenici rapidi. La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi è al 6,6% (ieri 6,3%), ma il dato è influenzato dal conteggio dei test antigienici rapidi che si sommano a quelli molecolari. Sono 307 i morti, 46 i pazienti in più in terapia intensiva. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute del 6 marzo.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.