
Covid-19, tornano ad aumentare i casi in Italia
In Italia negli ultimi giorni si sta registrando un aumento dei contagi da Covid-19, ma fortunatamente l’incremento della curva epidemiologica non sta comportando un aumento della pressione sulle strutture ospedaliere e ciò si deve alla campagna di vaccinazione. Nel nostro Paese, infatti, allo stato attuale oltre l’86% della popolazione (di età superiore ai 12 anni) è stata vaccinata e questo dato non può che comportare importanti benefici, riducendo il numero di persone che, pur contraendo il virus, sono costrette a ricorrere alle cure ospedaliere. L’obiettivo del Governo nei prossimi mesi, però, è quello di alzare ulteriormente l’asticella, arrivando a vaccinare almeno il 90% della popolazione, nel tentativo di raggiungere la cosiddetta immunità di gregge. CORONAVIRUS, SILERI ANNUNCIA: FINO A FINE ANNO RESTERÀ L’OBBLIGO DI…”
Coronavirus, Crisanti avverte: “Chi ha fatto questo vaccino a giugno oggi è scoperto da protezione”
Nel frattempo in Italia prosegue a ritmi serrati la somministrazione della terza dose del vaccino a immunodepressi, over 60, fragili e personale sanitario e, a proposito di nuove dosi di vaccino, il noto virologo Andrea Crisanti si è soffermato a parlare della copertura vaccinale assicurata oggi da un vaccino nello specifico per chi si è sottoposto alla prima dose nello scorso mese di giugno. Stiamo parlando di Johnson&Johnson e a tal proposito – intervenuto ai microfoni di “Radio1, ospite di “Un Giorno da Pecora” – Crisanti ha usato delle parole molto chiare – come si legge su “Huffingtonpost.it” – dichiarando: “Chi ha fatto J&J deva fare la seconda dose perché si è scoperto che non è un vaccino monodose, ma va fatta la seconda dose. Chi lo ha fatto a giugno ora di fatto è scoperto. Infatti credo che a breve usciranno comunicazioni a riguardo”. CORONAVIRUS, SE I CONTAGI DOVESSERO AUMENTARE QUESTE REGIONI RISCHIEREBBERO IL CAMBIO COLORE
Coronavirus, Crisanti: “Aumento dei contagi? Avviene perché…”
Come sottolineato nei paragrafi precedenti, in questi giorni in Italia si sta registrando un incremento dei casi di Covid-19 e proprio su questo tema – intervenuto ai microfoni di “Radio1, ospite di “Un Giorno da Pecora” – Crisanti ha espresso il suo parere e – come riportato da “Huffingtonpost.it” – ha dichiarato: “Avviene perché ci allontaniamo dai sei mesi nei quali la maggior parte degli italiani si sono vaccinati”. Il docente di microbiologia dell’Università di Padova ha spiegato come dopo sei mesi la protezione contro l’infezione e la trasmissione cali del 45%. In ogni caso, però, lo stesso Crisanti ci ha tenuto a sottolineare che resta comunque la protezione da eventuali complicazioni: “Sempre molto alta, a circa il 75%”. Nella pagina successiva potrete leggere l’ultimo bollettino diramato dalla Protezione Civile. CORONAVIRUS, REZZA SUL GREEN PASS: “STIAMO VALUTANDO L’IPOTESI DI ESTENDERLO A…”
CONTINUA A LEGGERE
Coronavirus, dati aggiornati in Italia al 29 ottobre 2021
Sulla base dei dati diffusi dalla Protezione Civile nella giornata di ieri, venerdì 29 ottobre 2021, in Italia i casi di persone attualmente contagiate da Coronavirus risultano essere 78.644. Le persone decedute dall’inizio dell’epidemia sono 132.037 (+33 rispetto a giovedì), mentre i guariti/dimessi 4.551.882 (+3.433). Le persone ricoverate in terapia intensiva, invece, risultano essere 349 (+2). In generale, il totale dei casi è di 4.762.563 (+ 5.335 rispetto a giovedì).
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.