Coronavirus, Crisanti contro l'obbligo vaccinale: "Autentica follia, frutto del panico"
Covid-19, Andrea Crisanti contro l'obbligo vaccinale per gli over 50: "Autentica follia. Non si può imporre senza una revisione del consenso informato". Parere opposto per Bassetti: "Soluzione intelligente"
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Coronavirus, il Governo introduce l'obbligo vaccinale per gli over 50
Il Governo ha deciso di correre ai ripari contro l'avanzata del Coronavirus che, spinto dalla variante Omicron, si sta diffondendo molto rapidamente e rischia di mettere in difficoltà il sistema ospedaliero nelle prossime settimane: nel corso del Consiglio dei Ministri di ieri l'esecutivo ha introdotto l'obbligo vaccinale per gli over 50. Una misura accolta con favore da tanti, con scetticismo da altri.
Crisanti contro l'obbligo: “Non si può imporre senza una revisione del consenso informato"
Tra coloro che si sono subito mostrati critici nei confronti dell'obbligo vaccinale c'è Andrea Crisanti, microbiologo all'università di Padova: “Siamo all'improvvisazione. L'obbligo agli over 50 non si può imporre senza una revisione del consenso informato. C'è anche un problema di carattere giuridico, perché lo si fa per impedire la malattia ma non per limitare la trasmissione. Questo diventa un obbligo terapeutico, è una novità assoluta nella sanità pubblica", ha dichiarato all'Agi.
Crisanti: “Sembra frutto del panico, è una autentica follia"
Per Crisanti, insomma, l'obbligo sembra “frutto del panico. Tra l'altro lo si impone a tutti, anche a persone che magari non ne avrebbero bisogno. È una autentica follia". È del parere opposto, invece, Matteo Bassetti, infettivologo direttore della clinica malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova: “È una soluzione intelligente. Sarebbe stato più utile questa estate, ora è un po' tardi ma meglio che mai", le sue parole all'Agi.
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Bassetti soddisfatto: “Un'ottima notizia per il Paese"
Secondo Bassetti, “ormai l'ondata Omicron è partita, ma per il futuro sarà importante comunque. Perché dovremmo continuare a vaccinarci. Se i ritmi sono questi, entro due mesi arriveremo a 12 milioni di contagiati. E questi sono solo quelli accertati da tampone. Se avessimo affrontato la Omicron con il 95% di vaccinati sarebbe stata minore la pressione sul Sistema sanitario. Una legge in questo senso ci pone avanti anche a livello europeo rispetto agli altri Paesi. Un'ottima notizia per il Paese".
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.
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