Coronavirus, il professor Crisanti invita alla cautela
L’emergenza Coronavirus ci attanaglia da ormai oltre un anno: la speranza di tanti è che l’arrivo dell’estate, con la complicità di una campagna vaccinale rafforzata, possa migliorare la situazione. Più che la speranza di tanti è la speranza di tutti. C’è, però, chi invita ad essere cauti e a tenere ancora alta la guardia. Si tratta di Andrea Crisanti, professore di microbiologia all’Università di Padova, che intervenuto ai microfoni di Un giorno da Pecora ha fatto una previsione sulla fine della pandemia. Leggi anche Coronavirus, quali regioni potrebbero cambiare colore dal 6 aprile? Ecco tutti i dettagli
Coronavirus, Crisanti: fine dell’emergenza non prima di settembre o ottobre
Secondo Crisanti, infatti, la fine dell’emergenza Covid avverrà non prima di settembre o ottobre ma “sarà una cosa per fasi. Prima arriverà il calo della letalità, poi vedremo che le ondate ci saranno continuamente ma saranno sempre più basse, con picchi di massimo 3mila contagi”. Tutto, ovviamente, ad una condizione: che la curva epidemiologica non sia alterata dall’arrivo di nuova varianti del Coronavirus ancora più contagiose. Leggi anche Coronavirus, Breton (commissario UE) annuncia: “Passaporto sanitario UE dal 15 giugno 2021…”. Ecco le sue parole
Coronavirus, Crisanti: non è pensabile tornare alle zone gialle entro fine mese
È ancora troppo presto per parlare di riaperture, e in tal senso il nuovo decreto in vigore dal 7 al 30 aprile ha messo ancora in stand by le zone gialle. “Non è pensabile tornare alle zone gialle entro fine mese e non credo sia desiderabile. Tutte queste oscillazioni che hanno stremato l’Italia sono il risultato della pressione per provvedimenti demagogici. Se il 30 di aprile si abbassano i contagi e il numero di morti diminuisce e a quel punto la zona gialla diventa plausibile. Parlare di aperture adesso non ha senso”, ha dichiarato Crisanti. Leggi anche Coronavirus, obbligo vaccinale per personale medico e sanitario: ecco le sanzioni per chi non lo rispetta
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Coronavirus, Crisanti: estate? Quest’anno farei più last minute
Già alcuni giorni fa Andrea Crisanti si era definito ottimista ma cauto: “Vale sempre la pena essere ottimisti ma quello che succederà in estate dipende da quante persone riusciamo a vaccinare. Io aspetterei, farei più last minute quest’anno. Il clima? Mica ho tanta fiducia, sinceramente. È sicuramente vero che può ridurre la trasmissione ma non posso dire al cento per cento. E si può capire se si pensa che lo scorso anno il clima mite ha mandato comunque Israele in lockdown”.
Coronavirus, la situazione in Italia
Nella giornata di ieri, in Italia, sono stati registrati 23.904 nuovi casi di Coronavirus su 351mila tamponi effettuati, per un tasso di positività del 6,8%. 467 i decessi. Calano i pazienti in terapia intensiva: -6 unità in 24 ore, per un totale di 3.710. Diminuiscono anche i pazienti ricoverati in ospedale, attualmente 29.180, in calo di 51 unità.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.