Coronavirus, Crisanti: "L'aumento dei contagi non dipende dai non vaccinati. Ecco da cosa dipende"
Andrea Crisanti sulla ripresa dei contagi: "Non credo dipenda dal numero dei non vaccinati ma dalla minore protezione del vaccino nel tempo. No al lockdown per i non vaccinati"
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Coronavirus, Crisanti spiega il motivo della risalita dei contagi
Negli ultimi giorni, in Italia, si è registrato un nuovo aumento dei casi di Coronavirus. Una risalita che, secondo il professore Andrea Crisanti, non dipende in grande misura dal numero dei non vaccinati: “Dipende principalmente dal fatto che, via via, la maggior parte della popolazione italiana si sta allontanando temporalmente dalla seconda dose", ha dichiarato ai microfoni di Controcorrente. Leggi anche Coronavirus, Speranza sullo stato di emergenza: “Se sarà necessario prorogarlo lo faremo senza timore”
Crisanti sul calo della protezione del vaccino nel tempo
Come spiegato da Crisanti, direttore del dipartimento della medicina molecolare all'Università di Padova, “il vaccino ha una durata che cala dal 95 al 40% per quello che riguarda l'infezione dopo sei mesi, e una protezione che cala dal 90 al 65% per quello che riguarda la possibilità di ricoveri in terapia". Ora che milioni di persone hanno una protezione inferiore rispetto al mesi scorsi, è più facile per il virus aumentare la sua diffusione. Leggi anche Il direttore generale dell’OMS: “Emergeranno altri virus che non potremo contenere”
Crisanti contrario al lockdown per i non vaccinati
Lo stesso Crisanti ha evidenziato il grande problema dei vaccini contro il Coronavirus: “La realtà è che abbiamo dei vaccini che sono efficaci ma che hanno una durata limitata per quello che concerne la protezione dai contagi", è quanto riportato da Oltre.tv. Il professore ha anche commentato l'ipotesi discussa nell'ultimo periodo, ovvero un possibile lockdown solo per i non vaccinati: “Rimango sorpreso di fronte all'ipotesi di un lockdown per i non vaccinati". Leggi anche Green Pass, il governo potrebbe decidere di comprimere la durata dopo i dati sulla durata dei vaccini
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Crisanti sul Green Pass: “Non è allineato con la durata del vaccino"
Crisanti si è soffermato anche su un punto cruciale del Green Pass, ovvero il fatto che “non è allineato con la durata del vaccino. Abbiamo un vaccino che dura sei mesi e un Green Pass che dura un anno, e questo ci porta alla problematica della terza dose". Ai microfoni di Un Giorno da Pecora Crisanti si era inoltre anche espresso sul vaccino J&J: “Chi ha fatto J&J deve fare la seconda dose, perché si è scoperto che non è un vaccino monodose ma va fatta la seconda dose. Chi lo ha fatto a giugno ora è di fatto scoperto. Infatti a breve credo che usciranno comunicazioni a riguardo".
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.
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