Coronavirus, da lunedì tanti studenti tornano sui banchi
Da lunedì 26 aprile ci sarà un massiccio ritorno di studenti a scuola: il decreto riaperture, infatti, prevede l’attività in presenza di tutti gli studenti fino alla terza media e di almeno il 50% degli studenti delle scuole superiore in zona gialla e arancione, dove l’attività è in ogni caso garantita ad almeno il 70% degli studenti; in zona rossa, invece, l’attività didattica in presenza è garantita dal nuovo decreto fino a un massimo del 75% degli studenti. Riaprono, nelle zone gialle ed arancioni, anche le Università. Leggi anche Coronavirus, ecco quando e dove verranno riaperti cinema e teatri
Crisanti critico: “Non ci sono i numeri per riaprire”
Non tutti, però, sono d’accordo con le riaperture disposte dal Governo Draghi. Tra i più critici c’è Andrea Crisanti, professore ordinario di microbiologica all’Università di Padova, che ha rilasciato le seguenti dichiarazioni ai microfoni di La7: “Non ci sono i numeri per riaprire. Questa è una decisione politica: chi fa questa scelta sulle riaperture dovrebbe mostrare i numeri. Chi apre si deve assumere la responsabilità dei decessi che si verificheranno. Se il Governo non ha questi dati glieli calcoleremo noi. Le misure in atto non sono sufficienti per abbassare la curva”. Leggi anche Coronavirus, Galli: “Scelte preoccupanti, riaprire subito è un errore”
Crisanti: “Sui mezzi pubblici bisognerebbe limitare gli accessi”
A proposito del ritorno a scuola, secondo Crisanti “sui mezzi pubblici bisognerebbe limitare gli accessi: servirebbe la figura del controllore o del bigliettaio che anni fa bloccava gli accessi. Oppure si decide che sui bus si sale solo con mascherina Ffp2. Fare tamponi a campione a scuola è sicuramente opportuno. Bisognerebbe capire quali sono le situazioni più rischiose e testare”. E sui tamponi antigenici: “Stiamo sprecando una montagna di soldi, sono meno efficaci. I positivi sono decisamente più numerosi rispetto ai numeri ufficiali. Nella seconda ondata si faceva affidamento sui tamponi molecolari, ora si fa affidamento sugli antigenici che offrono risultati meno attendibili. In giro ci sono molti falsi negativi”. Leggi anche E’ allerta nel mondo scientifico per la variante Covid tanzaniana: presenta 34 mutazioni
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Crisanti: “Il pass vaccinale aggiunge l’insulto alla beffa”
Andrea Crisanti, intervenuto nel corso della trasmissione Piazzapulita, si è detto critico anche nei confronti del pass vaccinale: “Aggiunge l’insulto alla beffa. In Italia ci sono persone che non potevano vaccinarsi e si sono vaccinate. Il pass vaccinale va introdotto quando tutti avranno avuto la possibilità di vaccinarsi”.
Coronavirus, la situazione in Italia
Nella giornata di oggi, in Italia, sono stati registrati 16.232 nuovi casi di Coronavirus su 315.700 tamponi effettuati, per un tasso di positività del 4,7%. 360 i decessi. Calano di 42 unità i pazienti ricoverati in terapia intensiva, per un totale di 2.979; in calo di 645 unità, invece, i ricoverati nei reparti ordinari, al momento 21.440.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.