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Coronavirus, D’Amato: “A febbraio usciremo dall’emergenza ed entreremo in una fase endemica”

Alessio D'Amato, Assessore alla Sanità della Regione Lazio, annuncia che l'Italia si avvicina alla fase endemica del coronavirus: tutti i dettagli

Coronavirus, D’Amato: “A febbraio usciremo dall’emergenza ed entreremo in una fase endemica”
Foto PixaBay.com

Alessio D’Amato, Assessore alla Sanità della Regione Lazio, ha spiegato quando inizierà la fase endemica del coronavirus (con addio alla pandemia)

La variante Omicron del coronavirus ha provocato un nuovo aumento dei positivi in Italia (e non solo), ripristinando zone gialle/arancioni e restrizioni per i cittadini. Tuttavia, allo stesso tempo, questa mutazione del Covid-19 è molto meno letale rispetto alla precedente Delta e sta quindi conducendo il mondo intero verso la fase endemica della situazione, allontanando la pandemia. Tra vaccinazioni di massa e il fatto che molte persone hanno contratto Omicron, infatti, ci si sta dirigendo verso quell’immunità di gregge che accorcerebbe le distanze da una “normalità” attesa da ben due anni. A pensarla così è anche Alessio D’Amato, Assessore alla Sanità della Regione Lazio, che intervistato dal quotidiano Il Messaggero ha spiegato quando inizierà la fase endemica.

Le parole dell’Assessore D’Amato

A febbraio – ha dichiarato D’Amato – usciremo dall’emergenza ed entreremo in una fase endemica. In quel periodo, inoltre, oltre il 90% degli over 12 avrà ricevuto la dose booster. Non c’è una data precisa riguardo la fine della pandemia ma stiamo per uscire dall’emergenza per entrare in una fase endemica”. Parole confortanti quelle dell’Assessore D’Amato che testimoniano quanto l’avvento della variante Omicron, la più contagiosa di tutti i ceppi virologici legati al Covid-19, sia stato una svolta nel trasformare (a breve) la pandemia in endemia. Anche se per risolvere al 100% la situazione si dovrebbe procedere alla vaccinazione di tutte le popolazioni mondiali, soprattutto quelle meno ricche… NO ALLA QUARTA DOSE DI VACCINO: IL PARERE DELL’EMA

Il bollettino di domenica 23 gennaio

Nelle ultime 24 ore sono stati 138.860 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, mentre ieri erano stati 171.263. Diminuiscono i tamponi effettuati: 933.384, contro 1.043.649 di ieri. La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi – quindi molecolari più antigenici rapidi – è al 14,9% (ieri era 16,4%). Sono 227 i morti (compreso qualche riconteggio), 9 i posti letto occupati in più in terapia intensiva rispetto a ieri. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute del 23 gennaio.

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.

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