
Dal 15 dicembre alcune categorie di lavoratori non potranno lavorare senza aver ottenuto la terza dose di vaccini anti Covid-19: tutti i dettagli
Il coronavirus continua a “correre veloce” anche in Italia e la curva epidemiologica è in progressiva crescita da diverse settimane: questa situazione, che resta comunque sotto controllo, sta spingendo il Governo e le autorità sanitarie a prendere decisioni importanti in ottica di prevenzione dal virus e contenimento dei contagi. Una di queste, ufficializzata il 26 novembre scorso e che sta per entrare in vigore, è quella dell’obbligo di sottoporsi alla terza dose di vaccino per alcune categorie di cittadini e lavoratori nel nostro Paese. Il provvedimento in questione è valido da mercoledì 15 dicembre 2021 su tutto il territorio nazionale. Vediamo di cosa si tratta.
Chi dovrà fare la terza dose obbligatoriamente
Il Premier Mario Draghi e la sua squadra di ministri (ma anche le forze politiche all’opposizione) hanno spesso dichiarato che in alcuni specifici settori lavorativi è fondamentale la protezione costante dal Covid-19. Il che, in parole povere, si traduce non solo nell’inoculazione di prima e seconda dose di vaccino ma (considerata la pericolosità delle varianti e la loro facilità di contagiare l’uomo) anche nella terza. I lavoratori che, a partire dal 15 dicembre, per continuare a lavorare dovranno essere obbligatoriamente vaccinati con terza dose sono: personale amministrativo della sanità, docenti e personale amministrativo della scuola, militari, forze di polizia (compresa la polizia penitenziaria) e personale del soccorso pubblico.
Cosa succede ai trasgressori
Chi eserciterà queste professioni sprovvisto di Green Pass (o documentazione cartacea temporanea in attesa della ricezione del GP) che attesta la vaccinazione con terza dose sarà sospeso dal lavoro e senza stipendio, né la possibilità di ricevere alcun sussidio o compenso statale, fino alla presentazione dei documenti che attestano la ricezione n°3 di siero anti Covid-19. Prevista anche una sanzione comminata dal prefetto e stabilita nel pagamento di una somma da 600 a 1.500 euro.
CONTINUA A LEGGERE
Coronavirus, il bollettino di martedì 14 dicembre 2021
Sono 20.677 i nuovi contagi di Covid-19 in Italia (ieri 12.712), a fronte di 776.563 tamponi giornalieri effettuati (ieri 313.536). La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi è al 2,7% (ieri era al 4,1%). Sono 120 le vittime registrate in un giorno. Le terapie intensive sono 863 (+7 rispetto a ieri), con 93 nuovi ingressi nelle ultime 24 ore. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute del 14 dicembre sulla situazione coronavirus in Italia.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.