Coronavirus, dall'8 al 28 febbraio scatta il lockdown duro in Alto Adige. Ecco tutti i dettagli

In Alto Adige si va in lockdown per due settimane: troppo alto il numero di nuovi positivi, interviene la Giunta provinciale. Ecco cosa sta succedendo e le parole del Presidente regionale Kompatscher

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Coronavirus, dall'8 al 28 febbraio scatta il lockdown duro in Alto Adige. Ecco tutti i dettagli

Il coronavirus continua ad affliggere l'Italia e, nonostante la situazione sia sensibilmente migliorata in gran parte del Paese, in alcuni territori il COVID-19 continua a correre veloce e a mettere in difficoltà le strutture sanitarie (e non solo) locali. Alcune regioni, infatti, hanno deciso di ricorrere addirittura al lockdown, in controtendenza rispetto al resto d'Italia ma come misura necessaria per diminuire la diffusione del contagio. É il caso dell'Alto Adige che, come riportato da SkyTg24, andrà in zona rossa dall'8 al 28 febbraio: di conseguenza in tutta la regione si potrà uscire di casa solo per motivi lavorativi, di salute o di estrema necessità/urgenza. A stabilirlo è stata la Giunta provinciale composta da esponenti della Suedtiroler Volkspartei e Lega alla luce degli ultimi preoccupanti bollettini: l'ultimo, datato 6 febbraio 2021, riporta di 389 nuovi positivi e 4 morti su circa 3000 tamponi. Da qui la decisione di intervenire con misure più aspre per la popolazione dell'Alto Adige. IL MINISTRO SPERANZA HA FIRMATO IL NUOVO DECRETO: ECCO TUTTI I PROVVEDIMENTI

L'appello del Presidente regionale Arno Kompatscher

“Non basta rispettare le misure – ha affermato in una nota il Presidente regionale Arno Kompatscher – e i protocolli di sicurezza nel abbattere in maniera duratura i contagi: serve l'impegno di tutti nel seguire sempre e costantemente le regole di comportamento anche nella propria vita privata. Solo così potremo riaprire le attività fra tre settimane".  Tutti i negozi saranno chiusi, le scuole andranno avanti solo con la didattica a distanza e sarà vietato spostarsi dai comuni. Rimane garantita, invece, l’apertura di servizi e strutture sociali e socio-sanitarie, oltre che le lezioni in presenza per le scuole materne. Si tratta di un lockdown severo, al momento l'unico così prolungato in Italia. ECCO QUALE CITTÁ ITALIANA PUÓ ESSERE LA “NUOVA CODOGNO"

Rt invariato in Italia: resta allo 0.84

Dunque, nelle ultime settimane si sta assistendo ad una stabilizzazione dei contagi da Covid-19 nel nostro Paese. Come riportato da “IlSole24ore.com“, l'Rt resta invariato questa settimana, fermnandosi allo 0.84. Ad attestarlo è stato il monitoraggio settimanale sul Covid-19 in Italia con i dati Iss-Ministero della Salute. I dati evidenziano un lieve generale peggioramento dell'epidemia con un increemnto nel numero di regioni classificate a rischio alto (3 contro 1) e la riduzione di regioni a rischio basso (7 contro 10). Inoltre, è importante sottolineare come tutte 13 regioni abbiamo avuto un trend di casi in aumento nel corso dell'ultima settimana. MASCHERINA FFP2 OBBLIGATORIA ANCHE IN ITALIA? ECCO LA VERITÁ

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Coronavirus, il bollettino di sabato 6 febbraio 2021

In data sabato 6 febbraio 2021 sono stati rilevati 13.442 nuovi positivi al coronavirus, contro i 14.218 di ieri. I tamponi sono 282.407 (ieri 270.507), compresi i test rapidi. La percentuale di positivi è al 4,75% (era 5,2), ma da qualche settimana il dato è influenzato dal conteggio dei tamponi antigienici che si sommano a quelli molecolari. I decessi totali arrivano a 91.003. Il numero dei positivi dall'inizio della pandemia, compresi morti e guariti, sale a 2.625.098. I guariti sono 2.107.061. Le persone in terapia intensiva sono 2.110 (-32)

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.