Quando si dovrà fare la quarta dose di vaccino anti Covid-19? Ecco il parere del noto virologo Matteo Bassetti
Il coronavirus continua a diffondersi nel nostro Paese: la campagna di vaccinazione ha ridotto di gran lunga i numeri di vittime e ricoverati in terapia intensiva, tuttavia i sieri anti Covid-19 non hanno fatto sparire il virus e il risultato è che esso colpisce ancora. A maggior ragione perché, come ben noto, i vaccini non durano per sempre e perdono di efficacia dopo qualche mese. Da qui la conclusione che probabilmente ci si dovrà sottoporre ad una nuova dose, la quarta per chi ha completato il ciclo vaccinale con booster. La domanda è quando? Il noto virologo Matteo Bassetti ha dato la sua versione al quotidiano La Repubblica.
Ecco quando ci toccherebbe la quarta dose
Il Direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova ha confermato che, per rinforzare l’organismo e renderlo più protetto dal Covid-19, sarà necessario il classico “richiamo vaccinale”. Su questo tema c’è molta divisione tra chi ritiene che lo si debba effettuare addirittura quattro-cinque mesi dopo la terza dose e chi non prima di un anno. Bassetti ritiene che “molto probabilmente faremo una dose di richiamo di vaccino anti Covid nel prossimo autunno, tra settembre e novembre, in modo da essere pronti ad affrontare la stagione fredda. L’auspicio è che questo richiamo sia diverso, ovvero con un vaccino aggiornato, in grado di coprire meglio tutte le varianti“. IL CALENDARIO DELLE RIAPERTURE IN ITALIA: ECCO COSA SUCCEDERÁ DA QUI A GIUGNO
Perché non farla subito?
Bassetti è dunque d’accordo sulla somministrazione del richiamo vaccinale, così come la maggior parte degli scienziati, ma non sul farlo entro tempistiche brevi: il virologo ha preso spunto dai dati in Israele, il Paese in cui la quarta dose è andata più per la maggiore, da cui emerge che “fatta in tempi molto ravvicinati alla terza nella popolazione generale non ha quell’effetto che si pensava potesse avere“. Ovviamente saranno l’Istituto Superiore di Sanità e il Governo a decidere tra qualche mese.
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Coronavirus, il bollettino in Italia di sabato 19 marzo 2022
Nelle ultime 24 ore sono stati 74.024 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, mentre ieri erano stati 76.250. Diminuiscono i tamponi effettuati: 478.051, contro i 490.883 di ieri. La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi – quindi molecolari più antigenici rapidi – è al 15,5% (come ieri). Sono 85 i morti (compreso qualche riconteggio), 3 i posti letto occupati in meno in terapia intensiva rispetto a ieri. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute del 19 marzo.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.