Coronavirus e affitti: cosa cambia per gli inquilini e non solo? Ecco le ultime novità
Da ormai quasi un mese l’Italia intera è in quarantena in virtù delle necessarie misure di contenimento del contagio da Coronavirus. Insieme alla crisi sanitaria, in queste ore le istituzioni si stanno mobilitando per far fronte anche alla conseguente e non meno importante crisi economica.
Non ci sono norme di legge dedicate
Tra le persone colpite da problemi economici in questi ultimi giorni ci sono anche tanti affittuari di appartamenti ed esercizi commerciali: come funziona in questi casi? Bisogna premettere, innanzitutto, che non c’è nessuna norma di legge riguardante lo sconto degli affitti. Nessun reale diritto per gli inquilini né obblighi per i proprietari.
Necessario accordo tra le arti da registrare con il Modello 69
Quindi? Se si hanno difficoltà a pagare quanto dovuto bisogna ricorrere ad un accordo tra le parti da registrare all’Agenzia delle Entrate compilando poi il Modello 69 (reperibile sul sito dell’AdE), come riporta Repubblica.it, per comunicare lo sconto pattuito sul canone di locazione. Attualmente gli uffici sono chiusi, quindi il modulo si può inviare online anche senza posta certificata.
Possibile disdetta per giusta causa
Cosa succede se l’inquilino non può più pagare l’affitto e vuole abbandonare l’appartamento facendo disdetta? In caso di difficoltà economiche è possibile dare disdetta per giusta causa ma il contratto va rispettato: è dovuto il pagamento del preavviso. Il proprietario non può opporsi alla disdetta né avrebbe interesse a farlo. Nessuna particolare agevolazione per i fuori sede tornati in famiglia, che però può chiedere uno sconto se pagava l’affitto col suo lavoro e lo ha perso o se lo ha perso il genitore del quale a carico. Gli studenti Erasmus richiamati nel proprio Paese possono chiedere la sospensione del pagamento, visto che in questi casi a loro non viene pagata la borsa di studio.
Cos’è previsto per gli affitti commerciali
E se il proprietario non accetta l’accordo? In questo caso, se non si può o non si vuole lasciare l’immobile, ci si può rivolgere alle associazioni degli inquilini. Per quanto riguarda gli affitti per uso commerciale, infine, il decreto Cura Italia ha previsto un credito d’imposta del 60% del canone di locazione per gli inquilini che hanno in affitto locali accatastati C/1. L’agevolazione è per il solo mese di marzo e per ottenere il bonus è necessario pagare il canone per intero.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.