Coronavirus e Green Pass: addio alla scadenza per chi fa la terza dose? Ecco tutti i dettagli
Covid, chi fa la terza dose del vaccino potrebbe avere un green pass senza scadenza
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Coronavirus e Green Pass: addio alla scadenza per chi fa la terza dose?
Dal primo febbraio la durata del Green Pass passerà da 9 a 6 mesi. Il governo però sta ragionando sull'ipotesi di un prolungamento oppure addirittura di annullare la scadenza del certificato verde. Si pensa ad un allungamento della durata del pass sanitario per tutti i vaccinati con terza dose. Una buona parte della popolazione che ha fatto la terza dose ad ottobre infatti a breve potrebbe avere problemi con questa nuova regola. Per molti cittadini la Certificazione verde scadrà a metà marzo prossimo.
L'idea del governo
Per queste ragioni il governo sta valutando un prolungamento della validità del pass, almeno fino a quando non saranno prese decisioni sul proseguimento della campagna vaccinale, come riporta open.online. Secondo le stime del Ministero della Salute sarebbero circa 100 mila gli italiani che a metà marzo dovrebbero ricorrere al tampone per accedere nei posti di lavoro, oppure ad altre attività. A maggio invece la popolazione ad aver fatto la terza dose oltre 6 mesi sarà di circa 7 milioni di persone.
Durata di 9 mesi?
Saranno gli esperti del Comitato tecnico scientifico a dire la loro. Uno dei membri, Fabio Ciciliano pensa al prolungamento di scadenza come la soluzione più logica al momento. L’altra ipotesi in ballo sarebbe anche quella di tornare indietro alla durata di 9 mesi, anche se andrebbe in contraddizione con la riduzione a 6 mesi per gli immunizzati con due dosi. L'altra ipotesi è quella di una quarta dose, anche se per ora nessuno ha preso posizione a riguardo.
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L'ipotesi più accreditata
Per il momento l'idea più accreditata rimane quella di un pass senza scadenza per i vaccinati con booster e di un certificato valido 6 mesi per tutti gli immunizzati con due dosi. Il 31 gennaio inoltre scadrà l’ordinanza che aveva imposto un tampone antigenico rapido per tutti coloro che entrano in Italia e provengono da altri Paesi Ue. Si va da un possibile rinnovo all'ipotesi di lasciar cadere l'obbligo.
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