Recovery Plan, Conte incontra i sindacati
Giuseppe Conte ha ufficialmente avviato il percorso per affinare il Recovery Plan che prevede confronti con parti sociali ed enti locali. Nelle scorse ore, come riporta TgCom24 il Presidente del Consiglio ha incontrato i sindacati, ringraziandoli innanzitutto per il “grande sforzo per offrire un contributo operativo al Paese, con grande senso di responsabilità, come nel caso della definizione dei protocolli di sicurezza nei luoghi di lavoro”. Leggi anche Coronavirus, c’è il rischio della zona rossa fino al 15 febbraio in Sicilia: ecco l’annuncio del Presidente Musumeci
Recovery Plan, Conte: il piano ha una valenza trasformativa per il Paese
Secondo Giuseppe Conte il Recovery Plan “ha una valenza trasformativa per il Paese perché serve a fare un salto di qualità alla nostra capacità produttiva e occupazionale, a realizzare una svolta risolutiva per la modernizzazione del Paese. Il piano deve servirci a liberare il potenziale di crescita dell’economia, a dare impulso alla produttività e all’occupazione. E lo dobbiamo fare aumentando la capacità del nostro Paese di affrontare queste sfide e le trasformazioni in atto che riguardano anche le modalità organizzative”. Leggi anche Coronavirus, scuole chiuse nel Vesuviano: possibile nuovo focolaio, maestra in attesa del tampone va a lavorare lo stesso, tutti i dettagli
Recovery Plan, Conte: secondo lo le stime crescita del 3% nel 2026
Il Recovery Plan, quindi, ha l’obiettivo di dare una spinta all’economia italiana dopo la crisi causata dall’emergenza Coronavirus: “Secondo le prime valutazioni effettuate dal Mef, gli investimenti, gli incentivi e le riforme contenute nel Piano avranno un impatto che nel 2026, l’anno finale del Piano, dovrebbe tradursi in una crescita di 3 punti percentuali più alta rispetto allo scenario a politiche invariate”. Leggi anche Coronavirus, per l’asporto dopo le 18.00 arriva il chiarimento di Confcommercio: ecco cosa cambia per le pasticcerie e le gelaterie
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Recovery Plan, Conte: non interessa solo la crescita del Pil
Aumento del Pil ma non solo. Come dichiarato da Conte, infatti, “a noi interessa, direi ancor di più, che il Piano avrà un impatto positivo anche su tutti gli indicatori di benessere e di sviluppo sostenibile, grazie agli investimento attivati direttamente e indirettamente e alle innovazioni tecnologiche introdotte”.
Recovery Plan, a che punto siamo
Il Recovery Plan è lo strumento ideato dall’Unione europea che prevede lo stanziamento di soldi, sia a fondo perduto che in prestito, per i Paesi membri. All’Italia, in totale, andranno oltre 200 miliardi di euro. Il piano italiano, dopo l’approvazione da parte del Governo, passerà all’esame da parte del Parlamento per ulteriori eventuali modifiche prima di essere inviato alla Commissione europea.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.