Coronavirus: zona bianca sì o no? Ecco come funzionerebbe questa novità
L’Italia non è ancora fuori dall’epidemia da Coronavirus e lo confermano anche i dati degli ultimi giorni che rilevano un leggero innalzamento dei contagi. Anzi, vi sarebbe anche il rischio di incappare addirittura in una terza ondata. Tuttavia, per salvaguardare anche l’economia del paese, non è neanche possibile continuare a tenere tutto chiuso fino a quando non ci sarà un’immunità di gregge, poiché i tempi sono abbastanza lunghi, almeno un anno. Proprio per questa ragione si starebbe valutando l’introduzione di una nuova zona, quella bianca. Attualmente, l’Italia è divisa in tre zone: rossa, arancione e gialla in base all’indice Rt della regione. Da leggere anche Coronavirus e riapertura scuole, i contrasti in seno al governo: il ministro Azzolina insiste per la riapertura.
La zona bianca potrebbe essere il preludio del ritorno alla normalità
A partire dal 15 gennaio potrebbe, quindi, esserci una nuova zona quella bianca o verde per le regioni d’Italia con i dati migliori, ovvero con un rischio di contagio molto basso o pari a zero. Quest’ultima potrebbe essere considerata come un preludio al ritorno alla normalità e per le regioni sarebbe un obiettivo molto agognato visto che anche la zona gialla ha delle limitazioni. A proporre la nuova zona è stato il ministro Dario Franceschini in accordo con il titolare della Giustizia Alfonso Bonafede. Dopo le festività natalizie, dunque, si ritornerebbe a dividere il territorio nazionale in fasce cromatiche in base alla situazione epidemiologica delle varie regioni.
Le ipotesi sulle regole della zona bianca
La zona bianca sarà un grande cambiamento anche per i cittadini che dovranno adattarsi a nuove regole. Ma quali saranno esattamente i parametri per poter far rientrare la regione in zona bianca? Al momento si tratta solo di ipotesi, ma sembra proprio che il parametro per accedervi è quello di avere 50 casi ogni 100 mila abitanti o avere l’indice Rt inferiore ad un dato ancora da confermare. Le regole della zona bianca saranno meno restrittive di quella gialla ovviamente, ecco qualche ipotesi. Quasi sicuramente non vi sarà alcun coprifuoco anche per permettere di far lavorare al meglio bar e ristoranti e potranno riaprire rispettando regole e limitazioni anche piscine e palestre, anche se il protocollo è ancora da definire.
Semaforo verde per cinema e teatri
L’introduzione della fascia bianca rappresenterebbe una sorta di via libera anche per cinema, teatri, musei, sale da concerto e mostre che potranno riaprire, ma sempre rispettando determinate condizioni. Al momento non si conoscono ancora con certezza i parametri per rientrare in zona bianca, ma si ipotizza un indice Rt inferiore allo 0,50 e, attualmente, l’unica regione vicina a questo dato e l’Abbruzzo.
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