Coronavirus e riapertura scuole, arriva l'ok dei prefetti, Azzolina: "Ottimo lavoro di squadra"

Dopo l'ok dei prefetti alla riapertura delle scuole, il ministro dell'Istruzione Azzolina ha espresso la propria soddisfazione

Il ministro dell'Istruzione Azzolina (Foto Youtube)
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Verso la riapertura delle scuole, le parole del ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina

Come già confermato dal Viminale, a partire dal 7 gennaio gli studenti potranno rientrare in aula, ma scaglionati con percentuale massima al 50%. In attesa della riapertura effettiva delle scuole sarà possibile monitorare l'andamento per una settimana, prima d'intraprendere nuove scelte. La preoccupazione di ulteriori focolai e l'eventuale diffusione del contagio in ambito scolastico sono gli aspetti che hanno maggiormente allarmato i cittadini e l'opinione pubblica. La ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina, in collaborazione con il ministro della Salute Roberto Speranza, ha espressamente chiesto chiarimenti sui trasporti direttamente alle prefetture locali. DA LEGGERE Coronavirus,Ricciardi contrario alla riapertura delle scuole. 

Il nodo del trasporto pubblico

Il tema scuole trasporti pubblici ha penalizzato gli studenti delle scuole di secondo grado che i genere ricorrono con maggiore frequenza all'utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico per raggiungere le sedi scolastiche. La diffusione del virus Sars CoV2 in ambito scolastico è stata causata spesso dal sovraffollamento all'interno dei mezzi di trasporto pubblico. La richiesta d'incrementare il numero di autobus e pullman di linea pubblica non ha ottenuto in passato le risposte effettivamente necessarie. Con l'arrivo del nuovo anno solare, e in seguito allo stop delle lezioni per il periodo delle festività natalizie, forse è stato finalmente risolto il problema del trasporto pubblico insufficiente per garantire l'uso quotidiano da parte di studenti e lavoratori italiani.

La politica degli ingressi contingentati

La didattica in presenza ripartirà il prossimo 7 gennaio ma, fino al 15 gennaio la capienza delle aule sarà ridotta al 50%. Gli ingressi a scuola saranno contingentati e ogni istituto scolastico provvederà a organizzare ingressi differenti e almeno due orari distinti per accogliere tutti gli alunni in aula. Tutte le scelte intraprese dalle istituzioni pubbliche in merito alla didattica a distanza e alla capienza ridotta di aule e mezzi di trasporto sono state dettata dalla speranza di ridurre i contagi da Covid-19 in Italia. Nonostante le divergenze d'opinione tra alcune forze politiche, la situazione attuale richiede ancora il massimo rigore da parte di tutti.


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Pandemia da Covid-19 e scuole

Per consentire la ripresa delle lezioni in presenza, importante per la crescita dei giovani, è necessario monitorare scrupolosamente ogni situazione. Gli alunni hanno bisogno di comunicare direttamente fra loro e con gli insegnanti, affrontando in modo diretto le interrogazioni e i compiti in classe. Sebbene la didattica a distanza abbia garantito la continuazione del programma scolastico, non rappresenta la soluzione ideale a lungo termine.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.