
Coronavirus, la circolare del ministero della Salute sulla terza dose
L’aumento dei casi in atto in Italia da diverse settimane ha reso necessaria un’ulteriore spinta alla campagna vaccinale contro il Coronavirus. Dopo la decisione in Consiglio dei ministri, è arrivata l’ordinanza del ministero della Salute: si accorciano i tempi per poter fare la terza dose. Non più 5 ma 4 mesi dalla seconda dose (o prima, in caso di vaccino Johnson&Johnson o in caso di soggetti guariti).
Il via liberà definitivo arriverà da Figliuolo
Nelle scorse ore, con una circolare del ministero della Salute, è arrivato dunque il via libera alla riduzione dell’intervallo necessario tra seconda e terza dose: si passa da 5 a 4 mesi. Non è stata ancora ufficializzata, invece, la data esatta in cui questa novità entrerà in vigore: la decisione finale, come riporta Fanpage.it, spetta infatti al Commissario Figliuolo, che indicherà sulla base delle esigenze organizzative della campagna vaccinale la data di effettiva attuazione del nuovo intervallo temporale previsto.
Probabilmente si partirà il 10 gennaio
Molto probabilmente, comunque, la novità entrerà in vigore in poco tempo, nel giro di qualche settimana: secondo l’Adnkronos, la data di d’inizio della nuova misura potrebbe essere il 10 gennaio. Dal 27 dicembre, intanto, la campagna vaccinale sarà ulteriormente potenziata con le somministrazioni della terza dose per la fascia di età 16-17 anni e per i fragili tra 12 e 15 anni: al momento per queste categorie sarà possibile utilizzare solo il vaccino Pfizer.
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Il testo dell’ordinanza
Questo il testo dell’ordinanza: “Alla luce delle attuali evidenze sull’impatto epidemiologico correlato alla maggiore diffusione della variante B.1.1.529 (Omicron) e sulla efficacia della dose booster nel prevenire forme sintomatiche di Covid-19 sostenute dalla citata variante, al fine di estendere gradualmente l’offerta del richiamo vaccinale e nel rispetto del principio di massima precauzione, si rappresenta che la somministrazione della dose di richiamo (booster) a favore dei soggetti per i quali la stessa è raccomandata, con i vaccini e relativi dosaggi autorizzati, sarà possibile dopo un intervallo minimo di almeno quattro mesi (120 giorni) dal completamento del ciclo primario o dall’ultimo evento (da intendersi come somministrazione dell’unica/ultima dose o diagnosi di avvenuta infezione in caso di soggetti vaccinati prima o dopo un’infezione da SARS-CoV-2, in base alle relative indicazioni)”.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.