Coronavirus e variante Omicron, nel 53% dei casi questo è il primo sintomo
In questi giorni i contatti legati alla variante Omicron aumentano in Italia. In Trentino ha raggiunto il 76% dei casi di Covid. La gravità della malattia secondo gli studi effettuati finora è minore rispetto alla Delta, ma anche i sintomi sono diversi. Secondo una ricerca effettuata dal sistema sanitario britannico (UK Health Security Agency), più della metà dei casi ha riscontrato un sintomo in particolare. Vediamo di seguito tutti i dettagli.
Il nuovo studio
Gli studiosi hanno analizzato 180mila casi di Omicron e 88mila casi di Delta. Dai dati si evince che i pazienti colpiti dalla nuova variante accusano sintomi diversi. La perdita di gusto e olfatto sembra oggi molto meno diffuso e viene accusato dal 13 %dei pazienti Omicron e dal 34 % dei pazienti Delta. Il mal di gola invece è molto più frequente nei casi Omicron, attestandosi al 53 %, mentre in quelli Delta si ferma al 34%, come riporta lavocedeltrentino.it.
Gli altri sintomi
Febbre, tosse, diarrea e dolori muscolari sono sintomi più da variante Omicron, mentre con la Delta si soffre di irritazione agli occhi, raffreddore, perdita di appetito e respiro corto. La variante Omicron quindi sembra meno rischiosa. Attualmente i pazienti ricoverati in Trentino sono 148, dei quali 21 in rianimazione. Le classi in quarantena aumentano di 30 unità rispetto al giorno precedente.
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Il virus nelle scuole
Nelle scuole trentine l’ultimo dato riporta oltre 400 contagi per gli studenti, che conferma il trend di questa settimana con circa 2.500 casi totali, in più rispetto ai 2.000 della settimana scorsa. Tra il personale insegnante ci sono circa 500 positivi.
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