Coronavirus e variante XE, ecco i nuovi 9 sintomi: aggiornata la lista ufficiale

Omicron ha prodotto una nuova variante, la XE che è nata in Gran Bretagna ma potrebbe diffondersi anche in Italia: tutto ciò che c'è da sapere

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L'Agenzia Sanitaria della Gran Bretagna ha scoperto la variante XE di Omicron, portando alla luce nuovi sintomi: tutti i dettagli

L'Italia non è più in stato di emergenza ma il coronavirus continua a circolare e il numero di positivi non accenna ad avvicinarsi allo zero: sono ancora molte le persone che hanno contratto o stanno contraendo il Covid-19 in questi giorni, anche se la variante Omicron (il ceppo dominante al momento) è molto meno pericolosa delle precedenti Alpha e Delta. A preoccupare però è la scoperta di una nuova, ennesima, mutazione di questo tremendo virus: si tratta della Omicron XE, rilevata da poco in Gran Bretagna e che rischia di diffondersi a macchia d'olio in tutto il pianeta. Ecco le sue caratteristiche, riportate dall'Agenzia Sanitaria della Gran Bretagna.

 I sintomi di Omicron XE

Appartenendo alla “famiglia" Omicron anche XE presenta come sintomi principali febbre e tosse continua, ma ad essi si aggiungono anche altre sintomatologie (alcune delle quali particolari) che possono farci accorgere di aver contratto il virus. L'ente sanitario britannico li ha tradotti in mal di testa, fiato corto, stanchezza fisica, malessere generale, corpo dolorante, gola infiammata, naso chiuso o che cola, diarrea e perdita di appetito. La presenza di uno o più sintomi di questo tipo deve indurre l'individuo a sottoporsi subito al tampone per scoprire se si tratta di “freddate" o di positività alla variante XE. ECCO ROSACEA, LA “NUOVA" MALATTIA DELLA PELLE: COME FUNZIONA

La variante XE è in Italia?

L'arrivo della bella stagione e la riapertura delle frontiere sicuramente aumentano le possibilità di “interscambio del virus" tra i vari Paesi, dunque anche il rischio che Omicron XE si trovi in Italia. Tuttavia Arnaldo Caruso, Presidente della Società Italiana di Virologia, ha precisato ad Adnkronos Salute che “non ci sono dati che confermino la presenza della mutazione XE in Italia. Non si può escludere che essa sia uscita dal Regno Unito ma al momento sembra che non si trovi nel nostro Paese". 

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.