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Coronavirus, ecco i 5 sintomi tipici della variante Omicron e perché è diversa dalle altre

Il Professor Tim Spector ha presentato i sintomi tipici di Omicron: tutti i dettagli sulla variante di coronavirus che diventerà dominante

Coronavirus, ecco i 5 sintomi tipici della variante Omicron e perché è diversa dalle altre
The high containment intensive care at Spallanzani hospital in Rome, Italy, 17 January 2021. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

La variante Omicron del coronavirus si diffonde sempre di più: ecco le sue caratteristiche

Il coronavirus continua a circolare in Italia e la curva epidemiologica si sta alzando sempre di più: nelle ultime ore, infatti, è stato sforato il limite di 40mila nuovi positivi al giorno, cifre che hanno indotto il Governo a prendere provvedimenti per tentare di arginare la diffusione del contagio. A farsi largo sempre di più è la variante Omicron, mutazione del Covid-19 rilevata poche settimane fa in Sudafrica ma già presente in ben 110 Paesi del mondo. Ma in cosa consiste questa variante e in quali punti è diversa dalle precedenti (Alfa e Delta)? A spiegarlo è il Professor Tim Spector, scienziato di riferimento dell’app ZOE COVID che ne ha parlato alla rivista Newsweek.

Le caratteristiche di Omicron

Di buono c’è che Omicron è decisamente meno letale (anche se comunque più contagiosa) rispetto alla variante Delta: i suoi sintomi non sono così potenti e pericolosi, anche se i soggetti immunodepressi e affetti da patologie respiratorie/asma che entrano in contatto con Omicron rischiano di sviluppare malattie più pericolose come la polmonite. Il Prof. Spector ha identificato i cinque sintomi tipici di Omicron: naso che cola, mal di testa, stanchezza, starnuti e mal di gola, tutti comunque simili ai classici malanni influenzali. Come distinguerli dunque? NUOVO VACCINO ARRIVA IN ITALIA: I DETTAGLI SUL SIERO NUVAXOVID

Il test decisivo

Data la somiglianza tra sintomi influenzali e quelli di Omicron c’è un solo modo per scoprire se si è contratto il Covid-19 o meno: il tampone, possibilmente molecolare per essere certi di un risultato affidabile. Se dopo qualche giorno di medicinali come aspirine o tachipirine la situazione non migliora, infatti, si consiglia di consultare nuovamente il medico di base e sottoporsi a test anti Covid.

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Coronavirus, il bollettino di venerdì 24 dicembre 2021

Sono 50.599 i nuovi contagi di Covid-19 in Italia, nuovo record da quando quasi due anni fa è esplosa la pandemia. Ieri i casi erano stati 44.595, il numero più alto mai registrato dal 13 novembre del 2020 quando furono 40.902. Record anche di tamponi giornalieri effettuati, 929.775 (ieri 901.450). La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi è al 5,4% (ieri era al 4,9%). Sono 141 le vittime registrate in un giorno, con un ricalcolo della Regione Sicilia. Le terapie intensive sono 1.038 (+15 rispetto a ieri), con 102 nuovi ingressi nelle ultime 24 ore. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute del 24 dicembre sulla situazione coronavirus in Italia.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.

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