Coronavirus, ecco il primo morto in Italia. Aumentano i contagi al nord | Cosa sta succedendo
di Marco Reda
Un 78enne è morto a Padova dopo aver contratto il coronavirus, è la prima vittima nel nostro paese. Chiuso l'ospedale di Schiavonia
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Coronavirus, ecco il primo morto in Italia. Aumentano i contagi al nord
Prosegue l'allerta al nord Italia per il coronavirus. Ed ecco che arriva la prima vittima. Un uomo di 78 anni, come riportato da Corriere.it, è morto poche ore fa all'ospedale di Schiavonia (Padova) dopo aver contratto il virus cinese. La struttura ospedaliera è stata chiusa per questioni di sicurezza. Un episodio che ora alza il livello di preoccupazione in tutto il paese per la diffusione dell'epidemia. In Lombardia e Veneto, infatti, sono stati rilevati altri casi di coronavirus (circa 30 in totale di cui uno anche in provincia di Cremona) e il pericolo è che vengano interessate presto anche altre regioni.
Comuni isolati
I comuni di Bertonico, Castiglione d’Adda, Terranova dei Passerini, Castelgerundo, Codogno, Maleo, Casalpusterlengo, Fombio, Somaglia, San Fiorano sono stati “isolati" dalle rispettive amministrazioni comunali per evitare contagi di massa da coronavirus. Cosa significa? Che oltre 50mila persone sono bloccate momentaneamente a casa (in pieno “stile Wuhan") con decine di scuole chiuse precauzionalmente. Sono partiti controlli a tappeto nei comuni in cui si è diffuso il coronavirus in Italia per tentare di arginare la minaccia.
Il caso di Codogno
Il primo caso di coronavirus rilevato al nord Italia riguarda un 38enne di Codogno (Lodi) che ieri si è presentato in ospedale con febbre e presunta polmonite ed è stato trovato positivo all'epidemia. Contagiati anche la moglie (incinta e in maternità) e un ragazzo che ha fatto attività sportiva con lui nei giorni scorsi. Il lodigiano ha contratto il coronavirus dopo esser entrato in contatto con un collega cinese che (a sua insaputa) era già malato. Le condizioni del 38enne sono in miglioramento ma sono in corso analisi su altre persone (circa 60) che hanno frequentato l'uomo ultimamente.
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La mappa della Johns Hopkins University
I ricercatori della Johns Hopkins University di Baltimore (Maryland, USA) hanno ideato una mappa speciale che mostra il numero di morti ufficiali e casi accertati di coronavirus in tutto il mondo. I dati sono attendibili al 100% in quanto forniti dal Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie, dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e dal CDC cinese. Il sistema è davvero notevole e preciso, con riquadri intuitivi e precisi che mostrano dove, quando e con che frequenza il coronavirus si è diffuso in un determinato stato, un lavoro davvero certosino. L'obiettivo degli scienziati americani era dunque fornire al pubblico uno strumento ufficiale, consultabile sia via smartphone che pc, in grado di dire davvero le cose come stanno (senza fake news).
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.
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