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Coronavirus, ecco in quali regioni si tornerà a scuola a partire dall’1 febbraio 2021 | Lo scenario nel nostro Paese

Riaprono le scuole in gran parte d'Italia: ecco tutte le regioni in cui gli studenti potranno tornare alle lezioniScu in presenza

Coronavirus, ecco in quali regioni si tornerà a scuola a partire dall’1 febbraio 2021 | Lo scenario nel nostro Paese
An interior view of the elementary school "Istituto Comprensivo Como Lora Lipomo", in Como Italy, 06 November 2020. In Lombardy teaching in presence has been interrupted as by a new decree of the Italian Government issued to counter the coronavirus pandemic. ANSA / MATTEO BAZZI

Coronavirus, ecco in quali regioni si tornerà a scuola a partire dall’1 febbraio 2021

Il coronavirus continua ad affliggere l’Italia ma ormai da diversi giorni la curva epidemiologica è in calo, il che ha dato il via alla riapertura delle scuole in gran parte del nostro Paese: come riportato da SkyTg24, infatti, a partire da lunedì 1° febbraio 2021 centinaia di migliaia di studenti potranno tornare alle lezioni in presenza abbandonando la didattica a distanza. Le regioni in cui le scuole superiori riapriranno, dunque, sono Puglia, Calabria, Basilicata, Sardegna, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Campania e Sicilia. Erano già rientrati in classe, invece, gli studenti di Toscana, Abruzzo, Valle d’Aosta, Piemonte, Emilia-Romagna, Lombardia, Marche, Molise, Umbria, Lazio, Liguria, Bolzano e Trento. Questo in base alla nuova classificazione delle regioni del nostro Paese, con gran parte dei territori passati in zona gialla. Tutto questo, ovviamente, fatta eccezione per le singole ordinanze regionali che slitterebbero il rientro in aula. L’APPELLO DELL’EPIDEMIOLOGO FORESTIERE: “SERVE LOCKDOWN DURO£

Ilaria Capua avverte: “La pandemia durerà ancora a lungo”. Ecco le sue parole

In queste settimane durante le quali la lotta al Covid-19 continua incessantemente ci si sta chiedendo quando potrà arrivare la parola fine ed il Coronavirus diventerà un lontano ricordo. Intervenuta nel corso della trasmissione “Di Martedì”, in onda su La 7, Ilaria Capua, numero uno del Dipartimento dell’Emerging Pathogens Institute dell’Università della Florida, ha speso parole importanti e – come riportato da “Fanpage.it” – ha dichiarato: “La pandemia è un fenomeno che non andrà via nel breve periodo e si manifesterà in maniera diversa a seconda di come noi sapremo gestirla“. La Capua, però, ha voluto tranquillizzare sull’efficacia del vaccino nei confronti delle nuove varianti ed ha evidenziato: “Le mutazioni osservate fino ad oggi non alterano l’esterno del virus, che è quello contro cui si producono gli anticorpi. Ciò significa che il virus muta, ma i vaccini rispondono“. ECCO COSA SUCCEDERÁ IN ITALIA A PARTIRE DAL 5 MARZO

Coronavirus, variante brasiliana in Italia: individuati nuovi casi. Ecco tutti i dettagli

In questa fase in Italia e in Europa c’è grande preoccupazione per la diffusione delle nuove varianti Covid-19, con particolare riferimento a quella brasiliana. In tal senso – come riportato da Quotidiano.net – dopo il primo caso di variante brasiliana individuato in Italia a Varese, ieri l’Abruzzo ha dato conto di altri 3 contagiati dalla nuova mutazione del virus. La conferma è arrivata dallo stesso governatore Marsilio nel corso del consiglio regionale. A risultare positivi alla variante brasiliana del virus sono stati i membri di una famiglia di Poggio Picenze che ha fatto rientro in Italia proprio dal Brasile. Si tratta, fortunatamente, di un caso che è stato prontamente individuato e isolato. Nella pagina successiva potrete leggere l’ultimo bollettino diffuso dalla Protezione Civile.

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Coronavirus, il bollettino di venerdì 29 gennaio 2021

Nelle ultime 24 ore sono stati 13.574 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, mentre ieri erano stati 14.372. Diminuiscono i tamponi effettuati: 268.750, contro i 275.179 di ieri. Nel conteggio, da qualche settimana, rientrano anche i test antigenici rapidi. La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi è al 5,05% (ieri 5,2%), ma il dato è influenzato dal conteggio dei test antigienici rapidi che si sommano a quelli molecolari. Sono 477 i morti, 18 i pazienti in meno in terapia intensiva. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute del 29 gennaio

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.

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