
Coronavirus, peggiora la situazione in Italia
Da ormai diverse settimane la situazione epidemiologica, in Italia, è in sensibile peggioramento: solo pochi giorni fa è stato registrato il record assoluto di contagi dall’inizio della pandemia, più di 200mila in un solo giorno. La situazione negli ospedali, per ora, non è critica: questo grazie alla minore virulenza della variante Omicron e ai numeri della campagna vaccinale. Una così ampia diffusione del virus, però, potrebbe presto mettere in difficoltà anche il sistema ospedaliero.
Tornano le zone arancioni
È proprio a causa del peggioramento della situazione epidemiologica che si torna a parlare di restrizioni. L’obiettivo è evitare le chiusure, ma rimane in piedi il sistema delle Regioni colorate che fa scattare limitazioni in conseguenza all’aumento dei casi (i parametri presi in considerazione, in realtà, sono tasso di occupazione di area medica, terapie intensive e incidenza settimanale). In questo momento l’Italia è suddivisa tra zone bianche e gialle, ma presto potrebbero rivedersi le prime zone arancioni.
Le 10 Regioni a rischio zona arancione
Entro le prossime due settimane, secondo le analisi del matemativo Giovanni Sebastiani dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo M. Picone del Consiglio Nazionale delle Ricerche, dieci Regioni potrebbero avere numeri tali da superare le soglie per entrare in zona arancione. Si tratta, come riporta Ansa.it, di Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Piemonte, Sicilia, Toscana, Valle d’Aosta e Liguria. Puglia e Sardegna verso la zona gialla, rischiano anche Umbria, Campania, Lombardia e Molise.
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La situazione negli ospedali
Secondo i dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari del 7 gennaio, in Calabria è occupato il 35% dei reparti ordinari, il 17% delle terapie intensive; in Emilia Romagna l’occupazione è al 20,5% per i reparti ordinari, al 16,5% per le terapie intensive; in Friuli Venezia Giulia rispettivamente 26% e 20%; nel Lazio 22% e 20%; nelle Marche 25% e 22%; nel Piemonte 27,5% e 23%; in Sicilia 27,5% e 16%; in Toscana 25% e circa 20%; in Valle d’Aosta 43% e 18%; in Liguria 37,5% e 19,5%. Le soglie per l’ingresso in zona arancione sono le seguenti: incidenza superiore a 150 casi per 100mila abitanti, 30% dei posti letto occupati nei reparti ordinari, 20% nelle terapie intensive.
Due Regioni verso la zona gialla
Le due Regioni che si avviano verso la zona gialla sono la Puglia (15,5% reparti ordinari, 8% terapie intensive) e la Sardegna (11,5% reparti ordinari, 12% terapie intensive). Si appresta a tornare in zona bianca, invece, la provincia autonoma di Bolzano, dove i ricoveri mostrano un trend di discesa da circa un mese.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.