Coronavirus, ecco le regioni che passano in zona rossa e arancione: l'ordinanza firmata dal Ministro Speranza

Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l'ordinanza che "divide" l'Italia in base alla diffusione del contagio da coronavirus: ecco la situazione dal 17 gennaio

Minister of Health Roberto Speranza delivers a speech at the Chamber of Deputies to report on the new decree issued by the Government to counter the spread of Covid-19 pandemic, Rome, Italy, 5 November 2020. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI
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Coronavirus, ecco le regioni che passano in zona rossa e arancione: l'ordinanza firmata dal Ministro Speranza

L'annuncio che tutta Italia attendeva è finalmente arrivato: dopo giorni di analisi dei dati e di confronti con l'Istituto Superiore di Sanità e il Comitato Tecnico Scientifico, il Governo ha reso noto l'elenco delle regioni che a partire dal 17 gennaio 2021 entreranno in zona rossa e arancione. Il coronavirus continua ad affliggere tutto il Paese e il numero dei positivi si è alzato di nuovo (primi accenni di terza ondata), dunque l'esecutivo ha adottato provvedimenti ancor più stringenti per contrastare l'emergenza. Di ventuno regioni (comprese le province autonome) solamente sei resteranno in zona gialla, come riportato da SkyTg24, con tre territori in zona rossa e dodici in zona arancione. Ecco come è stata “divisa" l'Italia. L'APPELLO DEL PROFESSOR RICCIARDI: “LOCKDOWN PER UN MESE ALTRIMENTI SARANNO GUAI"

La divisione dell'Italia dal 17 gennaio 2021

Fino al 16 gennaio tutta Italia è in zona gialla, per la prima volta dall'inizio della pandemia e come “boccata di ossigeno" post lockdown natalizi, ma dal giorno dopo ci resteranno solamente le regioni Basilicata, Campania, Molise, Sardegna, Toscana e Provincia Autonoma di Trento. La zona arancione sarà quella più nutrita e in cui entreranno Abruzzo, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria, Valle d’Aosta, Calabria, Veneto ed Emilia-Romagna. In zona rossa, come anticipato, solo tre territori: Lombardia, Sicilia e Provincia di Bolzano. SICILIA IN ZONA ROSSA PER UN MESE? LO SCENARIO

Cosa non si potrà fare in zona arancione e rossa

In zona arancione sono consentiti gli spostamenti all'interno del proprio comune di residenza o domicilio ma vietati quelli tra comuni se non per motivi di lavoro, salute, necessità o ritorno a residenza/comicilio. Chiusi bar e ristoranti ma ok alla vendita da asporto (limitazioni per i bar dopo le 18) e a domicilio. Negozi aperti ma chiusi cinema, teatri, palestre e piscine. In zona rossa, invece, gli spostamenti all'interno del proprio comune sono permessi solo per motivi di lavoro, salute e necessità (comprovati da autocertificazione). Chiuse tutte le attività lavorative eccetto supermercati e negozi di generi alimentari, farmacie, parafarmacie, tabaccherie, edicole e poco altro. In ogni caso, sia in zona gialla che arancione o rossa, è confermato il coprifuoco dalle ore 22 alle così come (ovviamente) l'obbligo di indossare sempre la mascherina e di rispettare il distanziamento sociale.

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Stop all'asporto dopo le ore 18

La novità sembrerebbe essere anche lo stop all'asporto per i bar, un ulteriore restrizione che si andrebbe ad aggiungere a quelle già esistenti, come annunciato anche da Speranza. La novità è però una ulteriore stretta alla movida (divieto all’asporto per i bar dopo le 18 esteso praticamente a tutte le Regioni) e questo potrebbe alimentare ulteriori polemiche. Come già ribadito più volte, cambiano anche i parametri per la definizione delle fasce di rischio. Emergono anche delle altre novità per quanto riguarda visite a parenti o amici. Infatti, dal 16 gennaio 2021 e fino al 5 marzo 2021, sull'intero territorio nazionale è consentita la visita ad un'altra abitazione privata una sola volta al giorno dalle 5.00 alle ore 22.00, per un massimo di due persone.

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Spostamenti tra regioni vietati

Un altra cosa che risulta certa, come detto, sono gli spostamenti tra le regioni che restano vietati fino al 15 febbraio, in possibile estensione fino al 5 marzo. Anche in questo caso, l'ordinanza sarà valida a prescindere dalla colorazione della regione. Chiaramente, le uniche eccezioni che consentiranno di spostarsi riguarderanno motivazioni di salute, lavoro o necessità. Tra i settori più colpiti dalla pandemia c'è quello degli impianti da sci, costretti alla chiusura nella parte finale del 2020 e che potrebbero dover attendere ancora prima di tornare al lavoro. Vediamo nel prossimo paragrafo cosa succede.

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.