
Coronavirus, ecco le regioni che rischiano la zona arancione dal 3 gennaio
In zona gialla in questo momento ci sono Calabria, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Veneto. Zona gialla anche per le province autonome di Trento e di Bolzano. Tutto il resto d’Italia si trova invece in zona bianca. A causa dell’aumento di ricoveri qualcosa potrebbe cambiare all’inizio del nuovo anno. Alcuni territori rischiano maggiormente, secondo l’ultimo aggiornamento dei dati Agenas. Vediamo di seguito quali sono le regioni che rischiano di cambiare zona all’inizio del 2022.
Le regioni che rischiano di cambiare zona
L’aumento di ricoveri potrebbe far cambiare qualcosa dal 3 gennaio. L’ultimo aggiornamento dei dati Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, è riferito al 27 dicembre. La soglia massima del 10% di occupazione di pazienti Covid nei reparti di rianimazione è stata superata da tredici regioni, come riporta Sky: Abruzzo (12%), Calabria (13%), Emilia Romagna (12%), Friuli Venezia Giulia (15%), Lazio (14%), Liguria (18%), Lombardia (12%), Marche (17%), provincia di Bolzano (19%), provincia di Trento (26%), Piemonte (14%), Toscana (13%) e Veneto (17%).
Quando si passa in zona gialla o arancione
Il passaggio dalla zona bianca a quella gialla avviene considerando tre parametri. L’incidenza settimanale di nuovi positivi deve superare i 50 casi ogni 100mila abitanti per tre settimane di fila. Il tasso di occupazione in area medica deve essere oltre il 15%, il tasso di occupazione in terapia intensiva deve essere oltre il 10%. Si va in zona arancione invece , se si supera il 20% dei posti occupati nelle terapie intensive, il 30% nelle aree mediche e se l’incidenza settimanale è superiore a 150 nuovi contagi ogni 100mila abitanti.
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Le regioni a rischio zona arancione
La Liguria rischia la zona arancione. Le terapie intensive sono occupate al 18% e i reparti ordinari sono al 28%. La Calabria dovrebbe rimanere in zona gialla. Il tasso di occupazione delle terapie intensive è al 13% quello dell’area medica al 28%. La Lombardia rischia di passare dalla zona bianca alla zona gialla. Anche per il Lazio possibile passaggio in zona gialla. Le terapie intensive hanno un tasso di occupazione del 14%, l’area medica è al 16%. In Valle d’Aosta il tasso di occupazione dell’area non critica (31%) è da zona arancione, quello delle terapie intensive (6%) da zona bianca. Nella pagina successiva potrete informazioni relative all’autocertificazione in zona arancione.
Quando serve l’autocertificazione
In zona arancione ci si può spostare liberamente nel proprio Comune. Per raggiungere altri comuni o altre regioni è necessario che lo spostamento sia comprovato da motivi di salute, lavoro o necessità, o per servizi non disponibili nel nostro comune. Serve quindi l’autocertificazione che andrà mostrata in caso di controlli. Non c’è bisogno di autocertificazione se ci si sposta da comuni con meno di 5mila abitanti verso altri comuni, entro 30 km, ad eccezione del capoluogo di Provincia.
Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.