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Coronavirus, ecco perché alcune persone non si contagiano mai

Alcuni soggetti non hanno mai contratto il Covid-19 in questi due anni e mezzo di pandemia. Il motivo potrebbe essere l'interferenza virale: ecco di cosa si tratta

Coronavirus, ecco perché alcune persone non si contagiano mai
Coronavirus, ecco perché alcune persone non si contagiano mai - Foto Pixabay

Perché alcune persone non hanno mai contratto il virus? La risposta potrebbe essere l’interferenza virale

In due anni e mezzo di pandemia, milioni di persone sono state contagiate dal Coronavirus. Esistono, però, numerosi soggetti che non hanno ancora mai contratto il virus, in molti casi anche dopo essere stato a contatto con dei positivi. Per quale motivo? Le ipotesi, in realtà, sono tante, ma ce n’è una su tutte: l’interferenza virale, che rende impossibile per il Covid contagiare se c’è un’altra malattia a colpire il sistema immunitario.

Cos’è l’interferenza virale

Senza l’interferenza virale, probabilmente, anche la classica influenza si sarebbe diffusa molto di più, mettendo in estrema difficoltà il sistema sanitario. L’interferenza virale, come riporta Repubblica, è un fenomeno biologico che limita la crescita di un virus causata da un’infezione precedente. L’esposizione a un virus respiratorio, a quanto pare, mette il sistema immunitario in uno stato d’allerta: in questo modo viene ostacolato l’ingresso nelle vie aeree di altri patogeni.

Gli esempio con la polio e l’influenza suina

Le coinfezioni di Covid e influenza, in realtà, possono verificarsi, ma si tratta di casi rari. Esistono degli esempi concreti per spiegare l’interferenza virale: negli anni ’60, durante la campagna vaccinale contro la polio, vennero usati dei vaccini a base di virus attenuato che ebbero come conseguenza l’eliminazione quasi totale della diffusione dei virus respiratori. Una situazione simile si verificò nel 2009, quando il mondo era alle prese con la pandemia di influenza suina.

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Possibili risvolti medici?

In uno studio del 2021 i ricercatori hanno provato ad infettare delle cellule respiratorie umane con diversi virus per studiarne le dinamiche di infezione: è emerso che un’infezione con un virus respiratorio inibisce la crescita e la proliferazione del Sars-Cov-2. Secondo gli esperti, dunque, un farmaco capace anche solo di “mimare” l’effetto del raffreddore potrebbe prevenire il contagio da Coronavirus.

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.

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