Coronavirus, l’Italia riparte: venerdì si decide sulle zone gialle
L’Italia prova a ripartire e lo farà gradualmente: dal 26 aprile, infatti, nel sistema a zone colorate tornerà anche la zona gialla. Una zona gialla che prevede anche alcune novità, come la riapertura di diverse attività rimaste chiuse nelle ultime settimane. Tutto, ovviamente, dipenderà comunque dai dati riguardanti i contagi da Coronavirus: quali Regioni possono ambire alla zona gialla? A stabilirlo saranno il consueto monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità e le conseguenti ordinanze del ministro della Salute Roberto Speranza di venerdì 23 aprile. Leggi anche Coronavirus, Green Pass europeo pronto entro l’1 giugno 2021: ecco tutti i dettagli
Sedici Regioni hanno dati da zona gialla
Diverse Regioni, come si legge su Fanpage.it, ambiscono alla zona gialla: si tratta di Regioni con un indice Rt che non va oltre l’1 e con una classificazione del rischio nel complesso bassa o moderata. Sedici in totale, ovvero Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Trentino Alto Adige, Toscana, Umbria e Veneto. Calabria e Sicilia dovrebbero essere confermate arancioni, Puglia, Valle d’Aosta e Sardegna rosse. Leggi anche Coronavirus, l’annuncio di Sileri: “Il coprifuoco non verrà ancora rimosso”. Il pass per gli spostamenti
Sarà il report del venerdì a decidere
Si tratta, ovviamente, di indiscrezioni: sarà poi il prossimo report dell’Istituto superiore di sanità ad indicare la situazione delle singole Regioni. Ricordiamo che tra i criteri per il passaggio da una zona all’altra ci sono non solo indice Rt e situazione negli ospedali ma anche l’andamento della campagna vaccinale. L’obiettivo, infatti, è quello di fare in modo che le riaperture avvengano nei luoghi dove c’è una più alta percentuale di immunizzati tra i soggetti ad alto rischio. Leggi anche Coronavirus, cosa succederà con il coprifuoco? Le ultime novità e l’orientamento del Governo. Tutti i dettagli
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Riaperture, cosa cambierà il 26 aprile?
Le riaperture, come abbiamo già detto, saranno graduali. Le prime avverranno proprio il 26 aprile: tornano, come si legge su Corriere.it, le zone gialle, consentiti gli spostamenti tra Regioni in zona gialla; tra Regioni con colori diversi spostamenti consentiti solo col pass (ovvero in assenza di motivi di lavoro, salute o necessità bisognerà essere vaccinati, aver effettuato un tampone entro le 48 ore precedenti o essere guariti dal Covid). Il pass servirà anche per l’accesso ad eventi culturali e sportivi. Riaprono tutte le scuole in zona gialla e arancione; nelle zone rosse si torna in classe fino alla terza media e dal 50 al 75% alle superiori. In zona gialla riaprono bar e ristoranti sia a pranzo che a cena ma solo con tavoli all’aperto. Coprifuoco confermato. Consentiti gli sport all’aperto, non solo quelli individuali; riaprono musei, teatri, cinema e spettacoli all’aperto.
Il calendario delle riaperture
Dal primo maggio dovrebbero riaprire al pubblico palazzetti dello sport e stadi con capienza ridotta; dal 15 maggio riapriranno piscine all’aperto e stabilimenti balneari; dall’1 giugno riapriranno i ristoranti con tavoli al chiuso (ma solo a pranzo) e le palestre; dall’1 luglio ripartiranno fiere e congressi, stabilimenti termali e parchi tematici. Il coprifuoco dovrebbe essere confermato fino alla fine di maggio.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.