Coronavirus, migliora la situazione ma cambiano i colori delle Regioni
Dopo il picco dei casi delle scorse settimane, la situazione epidemiologica in Italia sta gradualmente migliorando. I casi sono ancora tanti, così come le ospedalizzazioni e i decessi: col passare dei giorni, però, va sempre meglio. Questo significa anche rischio di finire in zona rossa scongiurato. Al momento il nostro Paese è suddiviso tra zona gialla e arancione, con tre sole Regioni in zona bianca: Basilicata, Molise e Umbria.
Marche in zona arancione, due Regioni a rischio
Da lunedì 7 febbraio le Marche passeranno in zona arancione e si aggiungeranno a Valle d’Aosta, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Sicilia. Qual è la situazione per quanto riguarda le altre Regioni? I dati da prendere in considerazione sono quelli di Agenas, che monitora la situazione negli ospedali. Oltre alle Marche, sono vicine alla zona arancione anche Lazio e Provincia di Trento. Nel Lazio le terapie intensive sono occupate al 20%, l’area medica al 33%; nella Provincia di Trento terapie intensive al 24%, area medica al 30%.
Chi rischia la zona rossa?
La zona rossa, grazie al miglioramento generale della situazione epidemiologica, si allontana un po’ per tutte le Regioni: per l’accesso in zona rossa è necessaria un’occupazione superiore al 30% delle terapie intensive e al 40% dell’area medica. La Regione più vicina alla zona rossa, al momento, è il Friuli Venezia Giulia, con un tasso di occupazione delle terapie intensive del 21% e del 39% in area medica.
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Nessuna restrizione per chi ha il Super Green Pass
Nei giorni scorsi, intanto, il Governo ha allentato un po’ le misure restrittive: prima rimuovendo, dall’11 febbraio, l’obbligo di mascherina all’aperto, poi rivedendo il sistema delle zone colorate. Con l’ultimo decreto, infatti, in zona rossa le restrizioni non varranno per i vaccinati: chi è in possesso del Super Green Pass, insomma, non è più soggetto a restrizioni a prescindere dal colore della Regione.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.