Coronavirus, migliora la situazione: lunedì le prime riaperture
Migliore, anche se lentamente, la situazione epidemiologica in Italia: i nuovi casi quotidiani continuano a diminuire, così come la situazione negli ospedali. Proprio per questo, tra pochi giorni avverranno le prime riaperture: nelle scorse ore il Governo ha varato il nuovo decreto che prevede la riapertura di alcune attività a partire dal 26 aprile, per avere poi gradualmente ulteriori allentamenti nelle prossime settimane. Allentamenti, però, che avverranno principalmente in zona gialla: proprio per questi tutti gli occhi sono puntati sul monitoraggio di venerdì. Leggi anche Coronavirus, 11 Regioni verso la zona gialla. Gelmini: “Forse saranno di più”. La situazione
Alcune Regioni rischiano la zona rossa
Dopo il monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità, le ordinanze del ministro della Salute Roberto Speranza stabiliranno i nuovi colori delle Regioni: attualmente quasi tutta l’Italia è in zona arancione, con le sole Valle d’Aosta, Sardegna e Puglia in zona rossa. Se 11 Regioni, secondo le indiscrezioni, puntano al passaggio in zona gialla, ce ne sono alcune che rischiano il passaggio o la permanenza in zona rossa: in alcune aree del paese, infatti, permangono delle criticità che non consentono un allentamento delle restrizioni. Leggi anche Coronavirus, Draghi avverte: “Ok ai vaccini ma non sappiamo quando finirà la pandemia”. Le parole del Premier
Sei Regioni in cui il rischio è ancora alto
Sono sei, come spiega Il Fatto Quotidiano in base ai dati elaborati dalla Fondazione Gimbe, le Regioni per le quali il rischio rimane alto: preoccupano sia la propagazione del virus che l’incidenza. Le Regioni in questione sono Puglia, Calabria, Campania, Sicilia, Basilicata e Valle d’Aosta, che rischiano di ritrovarsi in zona rossa il prossimo lunedì. In queste Regioni, infatti, non si registrano miglioramenti o addirittura in alcuni casi si registrano evidenti peggioramenti della situazione epidemiologica. Leggi anche Coronavirus, in Lombardia via ai tamponi salivari nelle scuole: ecco da quando
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La situazione in Valle d’Aosta, Puglia e Basilicata
Nel dettaglio, per quanto riguarda i dati aggiornati a ieri (a partire dal 6 aprile per quanto riguarda l’incidenza e dal 13 per l’incremento dei casi), la Valle d’Aosta si avvicina quasi a 600 contagi per 100mila abitanti, con un tasso di incremento di poco superiore al 3%; in Puglia i casi sono 500 per 100mila abitanti, con un tasso di incremento tra il 4 e il 5%; in Basilicata i caso sono più di 400 ogni 100mila abitanti, con una percentuale di aumento del 5,5%.
La situazione in Campania, Sicilia e Calabria
La Campania fa segnare 450 casi settimanali ogni 100mila abitanti e un tasso di incremento vicino al 4%; per la Sicilia incidenza superiore a 300 e percentuale di incremento del 5%; in Calabria l’incidenza supera i 300 casi con un tasso di incremento che sfiora il 6%. Sotto controllo anche le situazioni di Toscana, Sardegna (che dovrebbe rimanere in zona rossa) e Piemonte.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.