Coronavirus, focolaio al "Policlinico" di Palermo: 24 positivi tra medici e pazienti

Boom di positivi al "Policlinico" di Palermo tra medici e pazienti: ecco cosa sta succedendo

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Coronavirus, focolaio al “Policlinico" di Palermo: 24 positivi tra medici e pazienti

L'ascesa del Coronavirus in Sicilia sembra inarrestabile: proprio negli ultimi giorni, all'interno del Policlinico di Palermo, il bilancio dei positivi è salito a 24 persone. Si tratta di pazienti e personale sanitario del reparto Medicina d'Urgenza, diagnosticati in seguito all'incremento degli screening mediante tamponi. Sono in atto, quindi, ulteriori misure da affiancare a quelle già prese, indispensabili all'individuazione di nuovi focolai presso la struttura. ECCO LE REGIONI PIÚ A RISCHIO ZONA ROSSA E ARANCIONE

ALLARME CORONAVIRUS, I POSITIVI FRA PAZIENTI, MEDICI E OPERATORI

Gli ultimi casi riguardano un'infermiera e un medico, ma potrebbero essere in corso altre infezioni, asintomatiche e non. I primi riscontri presso il Policlinico Universitario Paolo Giaccone risalgono all'inizio dell'anno, quando l'introduzione massiva dei test ha portato al rilevamento di nuovi contagi. La campagna diagnostica interna è partita con l'esecuzione degli esami di screening a 3 infermiere e a un operatore socio-sanitario, a stretto contatto durante lo stesso turno lavorativo. A quella data, i degenti in corsia erano 23.  SCUOLE CHIUSE A MESSINA FINO AL 31 GENNAIO: A BREVE LA DECISIONE UFFICIALE

LE ULTIME DISPOSIZIONI ALL'INTERNO DEL POLICLINICO

L'attuale contesto ha portato all'adozione di provvedimenti più restrittivi, ma necessari per arginare la diffusione del virus. Primo fra tutti il blocco dei ricoveri, in modo da ridurre al minimo i contatti con i possibili contagiati al di fuori dell'edificio, almeno in via provvisoria. Ulteriore misura l'isolamento tempestivo di 7 pazienti che, al momento della diagnosi, erano ancora in attesa di assegnazione ai reparti. Nel frattempo, una parte delle 16 persone che si trovavano in corsia è stata distribuita fra i vari comparti della stessa struttura, mentre gli altri presso ospedali attrezzati per affrontare l'attuale emergenza sanitaria. In terapia intensiva, invece, 2 ricoverati, per aggravamento del quadro clinico. L'APPELLO DEL PROF. RICCIARDI: “ATTENZIONE A NON RITARDARE I LOCKDOWN"

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UNA SITUAZIONE CHE SEMBRA SFUGGITA DI MANO

Le precauzioni adottate e i presidi a disposizione non sono bastati per affrontare un rialzo della curva epidemiologica. La situazione odierna è una naturale conseguenza della corsa ai regali e di un abbassamento della guardia fra la popolazione durante il Natale appena trascorso; in quanto tale, si configurava come un'eventualità di cui le Amministrazioni locali avrebbero dovuto tenere conto. Ma al Policlinico di Palermo, come in altre parti d'Italia, qualcosa non è andato per il verso giusto, nonostante l'eroico impegno del personale ospedaliero: i dispositivi di protezione anti-Covid erano insufficienti a coprire le esigenze dell'intero organico. Un segno come un altro dello stato di sofferenza sanitaria in Sicilia.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.