Boom di casi, scuole chiuse per alcuni giorni: ecco dove e l’ordinanza del Vicesindaco Lizzi
Il coronavirus continua ad affliggere l’Italia e, nonostante la variante Omicron stia traghettando la pandemia verso il progressivo ritorno alla normalità, diverse località del nostro Paese sono ancora alle prese con focolai e pericolosi boom di contagi. In queste zone, dunque, Presidenti Regionali e Sindaci non possono fare altro che ripristinare limitazioni e restrizioni per i cittadini, con l’obiettivo di arginare la diffusione del contagio. É il caso di Gerace, piccola località in provincia di Reggio Calabria, in cui è stata varata la chiusura delle scuole dal 14 al 19 febbraio. Ad annunciarlo è stato il Vicesindaco Rudi Lizzi, come riportato da Lacnews24.com.
I motivi della chiusura delle scuole a Gerace
A Gerace nelle ultime 24 ore sono stati rilevati 60 nuovi casi Covid-19, cifra che (dato l’esiguo numero di abitanti della zona) ha fatto scattare la prima restrizione. Che, appunto, riguarda la chiusura di tutti gli istituti scolastici fino al 19 febbraio (al momento) con ripristino della didattica a distanza. L’obiettivo delle autorità di Gerace, dunque, è evitare l’espansione del focolaio al resto degli abitanti. PERSONE IN FILA DAI CARABINI PER DENUNCIARE IL GOVERNO: ECCO PERCHÉ
La nota del Vicesindaco
“La decisione – recita la nota comunale firmata da Lizzi – si è resa indispensabile sia in considerazione dei dati della piattaforma regionale, dai quali si evince il rapido e progressivo aumento dei casi di positività registrato a Gerace nelle ultime settimane, nonché forniti da altre strutture, oltre che da comunicazioni pervenute da cittadini tramite tampone rapido effettuato personalmente, sia vista la nota del dirigente scolastico con la quale si invita l’Amministrazione ad adottare opportuni provvedimenti, al fine di evitare ulteriormente la diffusione dei contagi”.
Nelle ultime 24 ore sono stati 51.959 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, mentre ieri erano stati 62.231. Diminuiscono i tamponi effettuati: 462.881, contro i 587.645 di ieri. La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi – quindi molecolari più antigenici rapidi – è all’11,2% (ieri era 10,6%). Sono 191 i morti (compreso qualche riconteggio), 33 i posti letto occupati in meno in terapia intensiva rispetto a ieri. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute del 13 febbraio .
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.