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Coronavirus, Gallera avverte: “Stiamo esaurendo i posti in terapia intensiva” | Cosa succede in Italia

Giulio Gallera, Assessore al Welfare della Lombardia, ha tuonato per avere più aiuti contro il coronavirus: la situazione in Italia e nel mondo

Coronavirus, Gallera avverte: “Stiamo esaurendo i posti in terapia intensiva” | Cosa succede in Italia
Il nuovo ospedale ospedale aperto dalla Regione Piemonte per farlo diventare centro di riferimento regionale per l'emergenza coronavirus a Verduno (Cuneo), 16 marzo 2010. ANSA/REGIONE PIEMONTE EDITORIAL USE ONLY NO SALES

Coronavirus, Gallera avverte: “Non ci sono più posti in terapia intensiva”: la situazione

In Lombardia è piena emergenza per la diffusione del coronavirus: l’Assessore al welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera, come riportato da Ansa.it, ha tuonato che “non ci sono più posti di terapia intensiva a Milano. Ieri (16 marzo, ndr) eravamo quasi a zero, il recupero dei respiratori per l’ospedale nella Fiera di Milano, deve avvenire nei prossimi tre-quattro giorni, almeno l’ordine, non si può aspettare settimane. Qui lavoriamo sulle ore”. Un appello deciso quello di Gallera, volto a stimolare chi di dovere a sostenere la Lombardia (oltre che in generale tutta l’Italia) alle prese con il grosso dell’emergenza.

Il bel gesto della Croce Rossa italiana

La Croce Rossa Italiana, spiega Ansa.it, ha subito risposto all’appello della Regione Lombardia con la donazione di 40 respiratori e diverse attrezzature per la terapia ospedaliera, in consegna oggi alla Fiera di Rho presso il Cargo 2. “Quando alle 22 di ieri è arrivata la notizia dei respiratori donati dalla Croce Rossa di Milano – ha dichiarato ancora Gallera – mi sono quasi messo a piangere per la tensione della giornata e per la bellissima notizia”.

Gli scenari in Italia e nel mondo

L’Italia è ancora lontana dalla vittoria di questa dura battaglia, la più impegnativa dal punto di vista nazionale dai tempi del Dopoguerra, e il picco dei contagi paradossalmente non è stato ancora raggiunto… ma le misure restrittive attuate dal Governo dovrebbero portare presto i primi risultati. Non è possibile stabilire quando tutto sarà finito e il paese potrà tornare alla normalità, ma si prevede che la deadline del 4 aprile fissata qualche giorno fa dal Consiglio dei Ministri sarà prorogata almeno di altri dieci giorni. E il resto d’Europa? Francia, Spagna, Germania e gli altri paesi dell’Ue hanno attuato i primi blocchi ad attività, scuole ecc. ma stanno vivendo la stessa situazione dell’Italia di qualche settimana fa, con un altissimo numero di casi. Ancor più complicata la situazione della Gran Bretagna dove, nonostante l’emergenza coronavirus, continua “l’ammasso di persone” ovunque. Gli Stati Uniti, infine, si preparano a una manovra da 800 miliardi di dollari.

Coronavirus, presentato il “Decreto Cura Italia” di marzo 2020

Il Presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte, insieme ai ministri Roberto Gualtieri e Nunzia Catalfo, ha presentato lunedì 16 marzo 2020 le misure che fanno parte del nuovo “decreto cura Italia” anti coronavirus. Una manovra economica “poderosa“, come spiegato da Conte, che mette in campo 25 miliardi di euro (il totale dell’indebitamento netto concesso) in sostegno di imprese, famiglie e lavoratori di tutto il paese. “Nessuno sarà lasciato solo, abbiamo a cuore la salute degli italiani – ha precisato il Presidente del Consiglio – questo decreto ovviamente non basterà ma siamo già al lavoro per un piano di ingenti investimenti che possa rilanciare il tessuto economico e sociale di questo paese”.

Le misure del “decreto Cura Italia”

Il ministro di Economia e Finanze Roberto Gualtieri ha illustrato i punti economici salienti del “decreto cura Italia”: “10 miliardi di euro tra ammortizzatori sociali e deroghe a sostegno di lavoratori (anche stagionali) e imprese in difficoltà, 600 euro una tantum per il mese di marzo per i lavoratori autonomi, voucher babysitter per i genitori del valore di 600 euro, sospensione di prestiti e mutui grazie al potenziamento del fondo di garanzia, sospensione di tributi, contributi previdenziali, ritenute fiscali e IVA”. Nel pomeriggio è prevista una riunione tra i paesi membri del G7.

Altre misure del decreto

Ha parlato anche Nunzia Catalfo, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali italiano: “previsto anche un ulteriore intervento sui licenziamenti, con le procedure che saranno fermate nei casi di perdita del lavoro dal 23 febbraio in poi. Il periodo di quarantena dei lavoratori sarà equiparato alla malattia. Gli ammortizzatori sociali varranno nove settimane, le misure per i lavoratori autonomi varranno per il mese di marzo ma saranno rinnovate anche per quello di aprile. Permane invece il reddito di cittadinanza. Prolungati i permessi legge 104. Previsto anche un intervento su Alitalia.”. “3,5 miliardi di euro per la sanità troppo pochi? Sono sufficienti – ha proseguito la Catalfo – Il resto va anche per le scuole e a tutela di imprese, lavoratori e famiglie”.

Le cifre del “decreto cura Italia”

10 miliardi di euro per la questione lavoro e famiglie
3,5 miliardi per la sanità e la protezione civile
3 miliardi per i lavoratori autonomi e professionisti (anche con un solo dipendente)
85 milioni per scuole e facilitazione di home schooling
43,5 milioni per la pulizia degli ambienti scolastici
Il resto sarà utilizzato per altre varie pratiche importanti, in attesa dello sblocco (per il mese di aprile) dei Fondi Europei

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.

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