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Coronavirus, Galli: “Scelte preoccupanti, riaprire subito è un errore”

Covid-19, l'epidemiologo Massimo Galli critico sulle riaperture: "Rischiamo ricadute, non possiamo fare a meno di preoccuparci"

Coronavirus, Galli: “Scelte preoccupanti, riaprire subito è un errore”
Il direttore del reparto di Malattie Infettive dell'Ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli - Foto YouTube

Coronavirus, non tutti d’accordo con le riaperture volute dal Governo Draghi

La situazione epidemiologica del nostro Paese in lento e graduale miglioramento ha permesso al Governo di programmare le riaperture: si partirà, in base al decreto varato in Consiglio dei Ministri nella giornata di ieri, il 26 aprile, con la ripresa delle prime attività, per poi continuare con diversi settori nelle prossime settimane. C’è, però, chi non è d’accordo con le riaperture predisposte da Mario Draghi: si tratta di Massimo Galli, che ritene un azzardo la ripresa delle attività. Leggi anche Coronavirus, Luigi Di Maio annuncia: “Le fiere riapriranno il 15 giugno”. Tutti i dettagli

Galli: “Non possiamo fare a meno di preoccuparci”

Massimo Galli, epidemiologo dell’Ospedale Sacco, è intervenuto ad Agorà rilasciando le seguenti dichiarazioni a proposito delle riaperture: “Siamo in una situazione in cui siamo tra colori che son sospesi ma vedo che, dopo un trend generale, si pensa di poter fare a meno di preoccuparsi. Inoltre nell’ultimo periodo ci sono state una serie di scelte importanti che destano preoccupazione come la riaperture delle scuole”. Secondo l’esperto, insomma, questi numeri non possono farci pensare ad una situazione tranquilla e stabilizzata. Leggi anche Coronavirus, altri tre comuni della Basilicata in zona rossa: ecco quali sono

Galli: “La variante inglese è dilagata in maniera assoluta, rischiamo ricadute”

La cautela, secondo Galli, dovrebbe essere ancora massima: “Non dimentichiamo che abbiamo a che fare con la variante inglese, che è dilagata in maniera assoluta e ci dice che i ragazzi si infettano molto più facilmente della precedente”. Sulle Regioni che chiedono riaperture appena c’è un miglioramento dei dati, Galli ha spiegato che “è un errore, perché i dati devono avere la possibilità di confermarsi in trend, altrimenti rischiamo ricadute come accaduto in Sardegna o in altre aree”. Leggi anche Coronavirus, perché alcune persone sono asintomatiche e altre rischiano forme gravi? Nuovo studio pubblicato su Nature

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Galli: “Il virus si muove sulle gambe delle persone”

Anche il calendario delle riaperture, secondo Massimo Galli, non è l’ideale: “Non sono per non avere una timeline delle riaperture, ma tutto dovrebbe essere messo in relazione alle vaccinazioni e la stabilizzazione dei trend in discesa”. E sul coprifuoco l’esperto ha dichiarato che “il virus si muove sulle gambe delle persone: più ci si muove e più si diffonde. Ora se apriamo senza vaccinare quelle 500mila persone al giorno rischiamo”.

Coronavirus, la situazione in Italia

Nella giornata di ieri, in Italia, sono stati registrati 13.844 nuovi casi di Coronavirus su 350.034 tamponi, per un tasso di positività del 3,9%. 390 i decessi. Cala la pressione sugli ospedali: 75 pazienti in meno in terapia intensiva, per un totale di 3.076; diminuiscono di 471 unità i pazienti ricoverati nei reparti ordinari, al momento 22.784.

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.

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