Coronavirus, Galli si scaglia nuovamente contro la riapertura delle scuole: "Sono serbatoi di contagi"

Covid-19, il professore Massimo Galli contro la riapertura delle scuole, ritenute serbatoi di contagi

Coronavirus, Galli si scaglia nuovamente contro la riapertura delle scuole: "Sono serbatoi di contagi" - Foto YouTube
1 di 2

Guarda la versione integrale sul sito >

Coronavirus, Galli si scaglia nuovamente contro la riapertura delle scuole: “Sono serbatoi di contagi"

Secondo il parere del direttore del Dipartimento di Malattie Infettive dell’Ospedale Sacco di Milano, prof. Massimo Galli, la riapertura degli istituti scolastici metterebbe nuovamente a rischio la popolazione. “I ragazzi hanno tutte le ragioni del mondo ma resta il fatto che la scuola, piaccia o non piaccia, per il movimento che induce è uno dei serbatoi importanti della diffusione di questa infezione", ha dichiarato l'esperto ai microfoni di Carta Bianca. Il virus Sars CoV2 è ancora ampiamente diffuso e qualsiasi situazione che aggrega gli individui può essere un veicolo per incrementarne la diffusione. Ovviamente non si può “puntare il dito" sui più giovani, coloro che saranno il futuro di questa nazione, però è anche vero che in questo momento è opportuno rallentare la propagazione dell'infezione da Covid-19. Leggi anche Coronavirus, domani nuove classificazioni delle Regioni: ecco quelle a rischio zona rossa e arancione

Scuole e Coronavirus

Il tema della riapertura delle scuole è attualmente in prima linea, poiché coniuga differenti problematiche. Il “flusso" di individui che ogni giorno deve recarsi presso le scuole è molto ampio, basta pensare al numero di studenti, agli insegnanti, al personale di segreteria, ai collaboratori scolastici e ai genitori che accompagnano i propri figli a scuola. Riuscire a riprendere le lezioni in modo tradizionale (ovvero in presenza), riducendo gli spostamenti delle persone è pressoché impossibile. Leggi anche Coronavirus, troppi positivi a Gela: scatta il lockdown: ecco i dettagli dell’ordinanza

Prosegue la didattica a distanza

Nei mesi scorsi gli unici alunni che hanno continuato a studiare con il sistema della didattica a distanza sono stati gli alunni degli istituti superiori di secondo grado. Questa scelta è stato il frutto di una riflessione in merito all'utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico, insufficienti su tutto il territorio nazionale per contenere in modo contingentato le presenze a bordo dei passeggeri che necessitano di questa tipologia di trasporto. Leggi anche Coronavirus, nuovo Dpcm in arrivo: no agli spostamenti tra regioni, confermato il coprifuoco. Ecco tutti i dettagli

CONTINUA A LEGGERE


Guarda la versione integrale sul sito >

1 di 2

[multipage+

Coronavirus, scuola, politica e medicina

Dal punto di vista politico è importante riaprire le scuole per concedere ai giovani italiani il diritto all'istruzione. Il sistema sanitario nazionale sta vivendo un momento di reale crisi e sofferenza e pertanto non può essere sovraccaricato di ulteriori emergenze, ipotizzabili con la ripresa delle lezioni in presenza. Numerosi virologi e infettivologi hanno espresso il loro parere in merito a questo tema e proprio negli ultimi giorni il prof. Galli ha affermato che le scuole (e tutto ciò che ruota intorno a esse) rischiano di fare crollare il sistema sanitario. Le famiglie italiane, che da mesi affrontano con difficoltà l'impegno quotidiano di studiare in modo digitale, appaiono oggi stanche e chiedono a gran voce la possibilità di ritornare alla normalità.

Guarda la versione integrale sul sito >

2 di 2



Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.