Coronavirus, dovremo “convivere” col virus?
La situazione epidemiologica sta gradualmente migliorando, il picco dell’emergenza sembra ormai alle spalle ma la guardia, comunque, va tenuta alta. Il Coronavirus, infatti, continuerà a farci compagnia a lungo: magari non con questa intensità, probabilmente noi avremo le armi (vaccini e cure) per rispondere al meglio ma, secondo gli scienziati, il Coronavirus sarà endemico e ci saranno quindi nuove ondate e nuove varianti. Leggi anche Coronavirus, l’immunologa Viola avverte: “La Pandemia potrebbe non essere ancora finita”
Il contagio sarà endemico: cosa significa?
Nei giorni scorsi, infatti, si è tenuto il Global Health Summit e gli scienziati hanno fatto il punto sulla situazione Coronavirus. La previsione è chiara: il contagio sarà endemico (ovvero radicato e costantemente diffuso), in futuro ci dovremo aspettare nuove ondate. 26 gli scienziati che hanno stilato il rapporto, ripreso dall’Iss e riportato da Notizie.it, che spiega come il mondo sia entrando un un’era di pandemie, ovvero age of pandemics. Leggi anche Coronavirus, riceve seconda dose di vaccino diversa dalla prima: ecco cosa è successo in Campania
Bisogna investire nella prevenzione
Secondo gli scienziati, insomma, quest’oggi dovremmo concentrarci su “investimenti e misure di risposta che abbiano il maggior potenziale possibile per un miglioramento sostenibile della prevenzione, inclusi gli investimenti in risorse umane e nella loro formazione, della preparazione e della risposta alle minacce globali per la salute”. Il punto fondamentale, insomma, è la prevenzione, la capacità di affrontare nuove minacce pandemiche in futuro. Leggi anche Coronavirus, Draghi: “Via le mascherine? Tra un paio di mesi”. La parole del Premier e le novità sul Green pass
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Ci saranno focolai stagionali: perché?
Il SARS-CoV-2, secondo gli scienziati, è insomma destinato a diventare endemico, “con dei focolai stagionali a causa della diminuzione dell’immunità naturale, della copertura globale insufficiente dei vaccini e/o dell’emergere di nuove varianti non controllate dai vaccini attuali”.
Nuove minacce dietro l’angolo
Il miglioramento della situazione, insomma, non è un invito ad abbassare la guardia. Nuove minacce, inoltre, sono dietro l’angolo: come si legge in una ricerca del Chinese Centre for Disease Control and Prevention di Pechino pubblicata su Science, infatti, un nuovo virus di origine animale avrebbe fatto il salto di specie. Si tratta di un virus dell’influenza aviaria H5N8, che rappresenta una notevole preoccupazione per la salute pubblica.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.