Coronavirus, gli studi lo confermano: contro la variante Omicron funzionano tutti i vaccini. Ecco i dettagli

Da una serie di studi scientifici è emerso che i vaccini attualmente in circolazione proteggono l'organismo da Omicron con un'efficacia dell'80%

Coronavirus, annuncio di Pfizer-BionNTech: "Al via i test clinici sul vaccino contro la variante Omicron..." Foto Ansa
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Il vaccino protegge dalla variante Omicron con un'efficacia fino all'80%: i risultati degli studi scientifici

Omicron è ormai diventata la forma dominante del coronavirus in Italia (e non solo), motivo per il quale il numero dei contagi si è impennato nuovamente negli ultimi due mesi. Questa variante del Covid-19 presenta ben 32 mutazioni della proteina Spike, il che la rende più contagiosa e difficile da contrastare, ma ecco una buona notizia che arriva proprio dai vaccini. Una serie di studi, tra cui uno italiano, ha dimostrato che qualsiasi vaccino (sia tutto di un tipo che composizione eterologa) è efficace contro Omicron e preserva l'organismo dalle forme gravi della malattia e dall'ospedalizzazione con un'efficacia fino all'80%. Ecco perché, come riportato da Repubblica.it.

La forza del vaccino: la capacità dei linfociti T

Gli studi scientifici in questione, che hanno visto protagonisti l'Università di Harvard (Stati Uniti) e i laboratori di Neuroimmunologia della Fondazione Santa Lucia Irccs di Roma, hanno evidenziato che l'efficacia dei vaccini (attualmente in circolazione) contro Omicron è dovuta alla capacità dei linfociti T di agire sopperendo la ridotta risposta degli anticorpi neutralizzanti, che non riconoscono la proteina Spike a causa delle sue mutazioni. La memoria T indotta dalla vaccinazione, infatti, si mantiene integra con le varianti Omicron e Delta e il ceppo originale fino ad almeno otto mesi di distanza dall'ultima somministrazione. In poche parole, la terza dose di vaccino ci renderebbe praticamente immuni dalla morte e dalle forme gravi del Covid.

Le parole degli esperti

Le prime analisi sulle risposte anticorpali – ha spiegato Giovanna Borsellino, Direttrice del laboratorio di Neuroimmunologia dell'ospedale Santa Lucia di Roma – hanno mostrato che gli anticorpi indotti dalle vaccinazioni e dalle infezioni hanno perso gran parte del loro potere neutralizzante, risultando quindi inefficaci nel proteggere da Omicron. In realtà però alcune cellule del sistema immunitario delle persone vaccinate contro Sars-Cov-2 riconoscono Omicron in ogni caso e producono una risposta efficace, riducendo le conseguenze gravi della malattia e le ospedalizzazioni". LE REGIONI ITALIANE A RISCHIO ZONA ROSSA

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Il bollettino di sabato 8 gennaio 2022

Nelle ultime 24 ore sono stati 197.552 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, mentre ieri erano stati 108.304. Aumentano i tamponi effettuati: 1.220.266, contro i 492.172 di ieri. La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi – quindi molecolari più antigenici rapidi – è al 16,2% (ieri era 22%). Sono 184 i morti (compreso qualche riconteggio), 58 i posti letto occupati in più in terapia intensiva rispetto a ieri. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute dell'8 gennaio.

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.