Coronavirus, Green Pass obbligatorio su treni, aerei e navi: lo scenario del Governo
Da giorni è sempre molto vivo il discorso relativo al Green Pass, la “certificazione verde” che consente di partecipare ad eventi come concerti, cerimonie e fiere ma anche di accedere a ristoranti, bar o altre attività al chiuso. E mentre i cittadini continuano ad interrogarsi sul vaccino che renderebbe più semplice (anzi, automatico) l’ottenimento di questo “lasciapassare” in Italia, il Governo lavora per tenere al sicuro proprio il nostro Paese da un’eventuale nuova ondata di Covid. E qui entra in gioco proprio il Green Pass che, come riportato da SkyTg24, potrebbe diventare obbligatorio anche per spostarsi con treni, aerei e navi.
La proposta del Governo sul Green Pass
Al momento, come noto, non è stato stabilito l’obbligo di mostrare il Green Pass per entrare nei vagoni dei treni o salire su aerei e navi ma, dato il nuovo innalzamento della curva epidemiologica, l’esecutivo ha deciso di presentare nel prossimo Consiglio dei Ministri (previsto per domani, giovedì 29 luglio) la proposta di rendere il GP obbligatorio anche in questi casi. Ci sarà da dialogare con le Regioni ma da giorni si parla di un provvedimento ad hoc da emanare per “contenere” l’arrivo dei turisti stranieri (soprattutto da Paesi in cui il Green Pass non è molto stringente) e monitorare i rientri dalle vacanze degli italiani. GREEN PASS ANCHE PER VOTARE? LA “BOMBA” DI DRAGHI
Da quando entrerà in vigore il provvedimento
Se la proposta di Governo verrà accolta dalle Regioni, dunque, il Green Pass diventerà obbligatorio anche per prendere treni, aerei e navi. Il provvedimento, a quel punto, entrerebbe in vigore a partire dal 6 agosto e non prima. Se ne saprà di più nei prossimi giorni dopo gli incontri tra le parti. ARRIVANO I VACCINI SENZA PUNTURA: TUTTI I DETTAGLI
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Ecco come si ottiene il Green Pass e le differenze tra il GP solo italiano e quello europeo
Il Green Pass si ottiene in tre modi diversi attraverso le app Immuni e Io: presentando un tampone negativo effettuato 24 ore prima della richiesta del Green Pass, certificando che si è contratto il Covid al massimo sei mesi prima della richiesta del GP e dopo essersi vaccinati. Proprio in quest’ultimo punto risiede una differenza sostanziale: il Green Pass per eventi o attività in Italia potrà essere ottenuto solo a partire dal 15° giorno successivo alla somministrazione della prima dose (Pfizer, Moderna o Vaxzevria), per quello europeo si dovrà completare l’intero ciclo vaccinale e attendere 15 giorni dalla somministrazione della seconda dose. Per il siero monodose Johnson&Johnson, invece, il Green Pass avrà valore sia in Italia che in Europa dopo 15 giorni dall’inoculazione. Il Green Pass avrà una valenza di nove mesi per i vaccinati, di sei mesi per i guariti dal Covid e della durata dello spostamento per i non vaccinati e mai affetti da Covid.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.