Coronavirus, i medici: "Nuovo lockdown se non cala la pressione sugli ospedali"
iovanni Leoni, vice presidente della FNOMCeO, Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, non esclude soluzioni drastiche se la situazione dovesse ulteriormente peggiorare. Le sue dichiarazioni
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Coronavirus, peggiora la situazione in Italia
La situazione epidemiologica, in Italia, è in sensibile peggioramento ormai da diverse settimane: ogni giorno si sfiorano costantemente i 200mila nuovi casi di Coronavirus e, anche se la variante Omicron è meno virulenta, una diffusione così ampia del virus sta facendo anche aumentare la pressione sugli ospedali. Il rischio è che, continuando di questo passo, la pressione possa diventare insostenibile: è per questo motivo che c'è chi non esclude un nuovo lockdown.
Leoni (FNOMCeO): “Non è escluso un lockdown vecchio stile"
Secondo Giovanni Leoni, vice presidente della FNOMCeO, Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri , “se la situazione diventa critica e la pressione ospedaliera sale oltre il limite di guardia non è escluso un lockdown vecchio stile. Il distanziamento sociale drastico è una delle poche misure che alla fine interrompono il contagio", ha dichairato ai microfoni di Fanapage.it. Nell'intervista, Leoni si è concentrato proprio sulla situazione negli ospedali.
Leoni: “Omicron meno grave ma Delta circola ancora"
In alcuni ospedali, come spiegato da Leoni, si stanno rinviando interventi meno urgenti, “questo perché bisogna preservare i letti di rianimazione per quanto riguarda la patologia Covid". Sulle cause di questa situazione Leoni non ha dubbi: “Il motivo è chiaro: il rapporto è di 17 a 1 per quanto riguarda pazienti non vaccinati e pazienti vaccinati che occupano i reparti di terapia intensiva in Italia. È vero che la nuova variante può dare vita ad una malattia meno severa, ma ricordiamoci che Delta circola ancora e che sui grandi numeri c'è sempre qualcuno che sta peggio di altri".
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Leoni: “Il distanziamento sociale drastico è l'unica misura che interrompe il contagio"
Leoni non esclude soluzioni drastiche per far fronte a questa nuova ondata di Coronavirus: “Se la situazione diventa critica e la pressione ospedaliera sale oltre il limite di guardia, e lo vedremo credo nei prossimi 10/15 giorni, non è escluso fare un lockdown vecchio stile, mirato in certe situazioni più critiche. Tutti a casa e tutto chiuso. Come ci ha insegnato la Cina ma anche il caso di Vo' Euganeo, alla fine il distanziamento sociale drastico è l'unica misura che interrompe il contagio. Dobbiamo tornare a questo? Noi abbiamo aperto, Draghi ha detto no alla Dad come sta facendo il resto d'Europa, d'accordo. Ma vediamo come va la situazione negli ospedali".
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.
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