Coronavirus, situazione sotto controllo ma tornano a crescere i contagi
Da ormai diversi giorni è in atto, in Italia, una crescita dei contagi da Coronavirus: dopo il netto miglioramento delle scorse settimane, la situazione epidemiologica torna a preoccupare. La situazione, per ora, è ancora sotto controllo: anche se aumentano i nuovi casi, infatti, restano abbastanza stabili i dati riguardanti ospedalizzazioni e decessi. Per ora l’Italia intera è in zona bianca e le restrizioni sono al minimo, ma qualcosa potrebbe cambiare nelle prossime settimane. Leggi anche La variante Delta ha una carica virale da record: ecco cosa si è scoperto
I governatori chiedono una revisione dei criteri per il cambio di colore delle Regioni
Nei giorni scorsi, infatti, si è tornato a parlare di cambi di colore per alcune Regioni: i dati riguardanti incidenza e diffusione hanno alzato l’allerta in tal senso. Grazie in particolare ai vaccini, però, ad un aumento dei nuovi casi non corrisponde un aumento parallelo delle ospedalizzazioni: è per quanto motivo che, diversi presidenti di Regione, hanno chiesto una revisione dei criteri per il cambio di colore delle Regioni. Una richiesta accolta da Roberto Speranza. Leggi anche Green Pass, il Cts ha espresso il suo parere in merito: ‘Sì all’obbligo anche per i ristoranti al chiuso’
L’annuncio di Speranza: decreto in arrivo, più importanza ai ricoveri
Nei prossimi giorni, come ha annunciato il ministro della Salute, un decreto legge andrà a modificare i criteri per il cambio di colore delle Regioni: come riporta IlPost.it, sarà data più importanza ai ricoveri negli ospedali piuttosto che agli altri indicatori usati finora, come il numero di contagi rapportato alla popolazione. Secondo Speranza, infatti, “è ragionevole che nei cambi di colore pesi di più il tasso di ospedalizzazione rispetto agli altri indicatori”. Leggi anche Coronavirus, in Sardegna il 90% dei casi è variante Delta: nuovo focolaio dopo Euro 2020, ecco dove
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Il percorso del sistema a zone colorate
Il sistema delle zone colorate ha dimostrato di funzionare, ma è stato pensato in un contesto diverso: è entrato in vigore, a livello nazionale, a novembre 2020, quando la campagna vaccinale non era ancora iniziata. A gennaio c’è stata una prima revisione dei criteri, mentre nei mesi successivi abbiamo assistito ad un drastico calo di contagi, ospedalizzazioni e decessi.
Preoccupa la variante Delta
A preoccupare, al momento, è la variante Delta, la cui incidenza continua a crescere: nelle ultime settimane, infatti, si è registrato un netto aumento dei casi. Sarà importante tenere sotto controllo, nei prossimi giorni, i dati riguardanti ricoveri e decessi. Se fossero inferiori rispetto a quelli delle ondate precedenti potremmo tirare un sospiro di sollievo. Ma è ancora presto.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.